domenica 27 marzo 2022

E fu così che l'Occidente si diede ancora una volta la zappa sui denti!


 ...e personalmente la cosa non può che farmi immensamente piacere, soprattutto considerata tutta la prosopopea e la propaganda che la disinformatia di (sovra)stato ci propina notte e dì su come il libero e demokratico occidente stia vincendo la guerra - non dichiarata ma combattuta per procura dalla UE e dagli Stati (dis)Uniti - contro il despota russo, grazie alle teribbuli sanzioni che - a conti fatti - hanno finora fatto più male a noi che a lui e quello che vado a presentarvi né forse l'esempio più eclatante.

Fatto salvo che il novello Csar di tutte le Russie (specialmente quelle che non gli appartengono) gira per il Kremlino come un'anima in pena implorando per una coppa di champagne in cui affogare il caviale Beluga, a seguito dell'embargo totale dell'occidente sull'esportazione dei beni di lusso❗nella Velikaya Rossija, ha però trovato il modo di darlo in coolo alle sordide multinazioAnali occidentali e per di più guadagnandoci sopra.

Parlo ovviamente del proditorio piano ordito per affamare ❓il popolo russo e spingerlo alla rivolta contro il tiranno, chiudendo le migliaia di punti vendita della maggiori catene di negozi in tutto il territorio dell'Impero Rus, primi fra tutti la McDonald's e l'Ikea.

Peccato solo che i russi non siano le fregnemosce radical-shit politically-correct del menga delle nostre parti e la risposta, tipica e possibile - diciamocelo chiaramente - solo in uno stato sovrano che non abbia dato via il coolo ad un consorzio di banche e finanziarie, come abbiamo fatto noi, è stata a dir poco esemplare: andatevene a'fancoolo tutti, bastardi maledetti, noi non abbiamo bisogno di voi per campare ed infatti...

Come potete leggere in questo articolo, piuttosto ben argomentato, Dio Pooteen, senza batter ciglio, ha semplicemente nazionalizzato negozi ed insegne, senza che si perdesse un solo posto di lavoro e rifornendo semplicemente i punti vendita con prodotti made in Russia (e sospetto fortemente anche made in Han Empire), riuscendo così anche ad abbassare i prezzi e con l'innegabile vantaggio che adesso, anziché ingrassare gli azionisti delle fottute multinazioAnali occidentali, gli introiti rimangono in Russia per essere usati dalla Russia e per la Russia.

Per la serie: li abbiamo messi in ginocchio ma stranamente non riusciamo più a camminare dritti...

lunedì 21 marzo 2022

Questa col cazzo che l'abbiamo sentita in Itajia...

 


...d'altronde il Regime fa sentire sempre e solo la campana di Kamala BideT e occulta scientemente qualunque cosa possa anche solo lontanamente mettere in dubbio la santità dello "sforzo bellico" in atto contro le orde dei cosacchi dall'est.

A scanso di dubbi ed equivoci, questa (assai parziale) narrativa è tratta dall'edizione online del Times of India del 19 marzo scorso, quotidiano sicuramente schierato con l'Impero Han, tant'è che hanno obliato di riportare anche le insinuazioni - come sempre sottili come una sequoia - del Divino Xi concernenti le iniziative - a dir poco banditesche - della Santa Alleanza Atlantica degli ultimi 30 anni come, ad esempio, l'accidentale (leggi: intenzionale e proditorio) bombardamento dell'ambasciata cinese a Belgrado avvenuto l'8 maggio 1999, riportate invece dai turpi malcreati amicidipooteen e quindi regolarmente cassate da tutti i media pedissequi del Regim... scusate, volevo dire: da tutti i media seri del mondo occidentale.

WASHINGTON: “Chi ha legato il campanello alla tigre deve toglierlo” e “Ci vogliono due mani per applaudire”. Con queste semplici affermazioni, venerdì il presidente cinese Xi Jinping ha respinto gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di fare pressione su Pechino affinché abbandoni la Russia sulla questione ucraina, mentre implicitamente incolpa Washington e i suoi alleati della Nato per la crisi.

I due aforismi sono stati citati in una dichiarazione di 1030 parole del ministero degli Esteri cinese in una video chiamata tra i due leader che era un assoluto rigetto delle politiche statunitensi sia sul fronte russo che su quello cinese. Mentre quasi metà della dichiarazione trattava dell'infelicità di Pechino per ciò che vede come il mutevole sentimento di Washington nei confronti di Taiwan, la Cina ha anche respinto la narrativa occidentale sull'incolpare solo la Russia per la crisi, segnalando la necessità di affrontare le preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza nei confronti della NATO , che è la motivazione principale avanzata da Mosca per la sua azione contro l'Ucraina.

Tanto vi dovevo per correttezza e per completezza d'informazione, questa cosa assai sconosciuta da che gli €uroservi sciocchi dei (dis)United States hanno cominciato a latrare e guaire a comando per compiacere il padrone, anziché prenderlo a ciabattate sulla bocca per averci infilato in un vespaio dal quale è sicuro solo che - comunque vada - ne usciremo con le ossa rotte e con qualche doloretto di troppo al pertuso posteriore e tutto per non si sa cosa, visto che anche i mandanti, nemmeno poi così occulti, di tutta questa sciarada non è che se la stiano poi passando così bene!

lunedì 14 marzo 2022

Cambiano i suonatori...


...ma la musica non cambia mai!

Nonostante abbia rinunciato a continuare a sentire la propaganda del Regime, staccando l’antenna dalla mia TV, il vecchio mi impone, tutti i santi giorni ore pasti, l’onere di ascoltare la valanga di vaccate senza contraddittorio che si cumulano come altrettanto sterco, con poche, pochissime eccezioni.

È improvvisamente diventato un fan della Merlino – fenomenale cazzara professionista del buonismo più becero e deteriore – ergo di TeleKabul e delle sue veline di regime e successivi “approfondimenti”, cortesia della (dis)pregiatissima dorogoy tovarishch Maria Cuffaro e dei suoi “ospiti” che, ovviamente, belano tutti al suono della stessa campana.

Oggi STRANAMENTE è accaduto un fatto che mi ha riportato ai bei vecchi tempi di un’altra invasione, quella dell’Afghanistan voluta da Leonid Il'ič Brežnev, quando i dorogiye tovarishchi predecessori della Cuffaro si sentirono in dovere di zittire qualunque voce di dissenso sulla Santa Crociata dell’Unione dei Soviet contro i mamelucchi.

Tra gli ospiti viene presentato infatti un certo professorone della LUISS di cui purtroppo non ho afferrato il nome, quale “esperto militare” in mancanza del solito tacchino gallonato.

Certo, il professore in realtà è un esperto, sì, ma di relazioni con gli disUnited States ma tant’è… fatto sta che costui, anziché belare di concerto con tutti gli altri pecoroni, azzarda alcune sottili, insignificanti verità.

Per carità, nulla di troppo compromettente, sia ben chiaro: semplicemente fa notare come lo status legale delle novelle Brigate della Libertà che si stanno ammassando in Ukraijna sia quanto meno discutibile, nel senso che – secondo le convenzioni internazioAnali – questi so’ a tutti gli effetti foreign fighters ed in quanto tali non sono combattenti legittimi ma assimilati al rango di banditi o mercenari, quindi, chiosa, se li pigliano i russki, possono farne quello che vogliono senza timori di rappresaglia.

Il vero pericolo, sottolinea, è che dal momento che si parla – per ora – di ammerrecani, britoni, olandesi, belgi, crucchi e via elencando, si rischia davvero l’allargamento del conflitto perché Pooteen potrebbe dire tranquillamente che la NATO sta intervenendo attivamente in Ucraina.

In conclusione, ricorda cosa dice al riguardo la Legge italiota – sempre se non è stata cambiata negli ultimi 20 minuti per fare un favore a Zelensky – sui nazionali italici che vadano a combattere, senza averne il mandato dello Stato – in terra straniera militando in una forza armata straniera*.

Momenti di tensione palpabile e di visibile imbarazzo degli “ospiti” mentre la Cuffaro cerca di sviare l’attenzione su quanto siano cattivi i russki che impediscono l’arrivo degli aiuti occidentali in Ukraijna.

Attenzione!” chiosa il professore, che dal momento che – come al solito – si dice, si vocifera, si afferma che lungo questi “corridoi umanitari”, specialmente quelli che affluiscono dalla Polonia, escano tanti autobus e camion di rifugiati ma in direzione opposta ne entrino altrettanti carichi di “aiuti” sia sotto forma di combattenti stranieri sia in termini di armi e munizioni e dal momento che stiamo parlando di un paese in guerra, quelli sono bersagli legittimi e…

...e basta, perché la democratica madonna dell’informatia di regime lo stronca sul posto e passa ad altra campana, quella dell’immancabile pennivendolo di turno, che subito riporta il discorso entro i ranghi voluti dal padrone.

La verità, anche quando è mormorata a mezza bocca, evidentemente fa male e non sia mai che il popolo bue possa farsi l’idea che la novella Santa Alleanza contro gli unni che avanzano possa fare qualcosa che non sia buona, vera, santa e giusta come usava dire quella carogna del mio professore di filosofia al liceo.

D’altronde, l’italiota medio ha le facoltà mnemoniche di un criceto, altrimenti dovrebbe ricordare qual era l’atteggiamento del Santo €uroreich non più tardi di 3-5 anni fa nei confronti dei tanti “volontari” accorsi in medio oriente sotto le bandiere del Gran Calippato Islamista Levantino ma si sa che se le porcate le fanno gli altri, sono delinquenti terroNisti assassini, se le facciamo noi va tutto bene!


* tanto per cominciare, diventa immediatamente apolide perché gli viene ritirata la cittadinanza e quando e se rientra entro i patri confini, si becca dai 5 agli 8 anni di gabbio più tutta una serie di pene “accessorie” ivi compresa la perdita della patria potestà se per caso ci sono dei minori di mezzo.

sabato 12 marzo 2022

I nuovi negrieri, senza vergogna!


 

Vi aggiorno sull’ultima mia disavventura telefonica, sempre in riferimento alla caccia alla badante.

Dal momento che non si fanno nomi, la pregiatissima cooperativa S.Anna mi ha comunicato la sua mirabolante offerta.

Ve la faccio molto breve.

Prima cosa: per meno di 3 ore questi nemmeno si muovono e ci posso anche stare, anche se – come scrivevo nel post precedente – mi rode un po’ il culo a pagare qualcuno che mi sta in giro per casa senza fare una mazza, visto che in un’ora, un’ora e mezza al massimo, con la sciura hai bello che risolto.

Secondo punto: per essere sicuri di trovarti lo scagnozzo giusto, vengono a fare un sopralluogo della casa (!?) - così quando te la ritrovi svaligiata sai già a chi rivolgerti – e per il disturbo gli devi allungare una caparra di 340 pleure (leggonsi: TRECENTOQUARANTA pleure) e sei un amico.

Terzo punto: una volta rintracciata la persona, si parte immediatamente a tassametro, dal momento che pretendono il pagamento anticipato della mensilità.

Ora, a casa mia, nessuno ti paga se prima non hai lavorato, anche perché che ne sa uno se vai bene, se vai male, se te ne vai, se resti, se fai i danni etc. etc. etc.? Ma questi evidentemente so’ speciali oppure c’hanno la palla de vetro e prevedono il futuro.

Quarto punto (ma non meno importante): per il servigio reso (ancorché virtuale, vedi punto terzo), si ciucciano la bellezza di ben 14 pleure/ora.

Sì, avete inteso perfettamente: QUATTORDICI euro l’ora!

A questo punto, è sorta spontanea la pregunta: ma che cazzo fate per chiedere questa cifra? Non mi dite che questa è la paga del vostro “collaboratore” che viene a casa?

Risposta (ancor più agghiacciante): ma assolutamente no! I nostri soci non lavorano per la vile moneta: è una missione per loro!

Mi permetto di dissentire: a questi prezzi, so’ dei vili mercenari e della peggiore specie…

...e invece no, perché i loro sodali in realtà portano a casa sì e no 6 euro l’ora (!!!), d’altronde voi non pagate per una persona, ma per il servizio che vi eroghiamo!

Aspe’ che mo’ m’incazzo sul serio: e quale sarebbe questo fantomatico servizio che pagherei? Fateme capi’ in modo chiaro e logico, prima che mi sbotti un’arteria…

Con noi voi avete a disposizione un intero staff che si occupa della ricerca del personale

- e chi te l’ha chiesto? Ma poi, perché dovrebbe diventa’ un onere mio?

Avete a disposizione uno staff amministrativo che si occupa di tutte le pratiche e delle buste paga
- ce l’ho già e mi costa 120 pleure, sì, ma all’anno non al minuto secondo!

Avete a disposizione personale formato, che parla italiano e che ha tutti i documenti in regola

- e mi pare il minimo sindacale, ci manca solo che spediate in casa della gente degli ottentotti appena scesi dal banano e magari pure clandestini!

Infine, con noi avete a disposizione uno staff legale che vi assicura contro ogni eventuale vertenza e/o ritorsione.

Pensiamo a tutto noi, voi dovete solo pagare.

In anticipo.

Che poi già che mi dici che pagate a priori uno stuolo di azzeccagarbugli tutto fa fuorché darmi pace e tranquillità, perché se ti senti di doverti premunire di un ufficio legale, chissà quali troiai avranno mai combinato i tuoi consociati… sempre che, beninteso, i legulei non ti servano per far causa agli assistiti e sbucciarli (ulteriormente) per chissà quali ragioni.

Come sempre, apprezzo la chiarezza ma proprio perché siete stati chiari, posso affermare, senza timore di smentita, che siete UNA MANICA DI SCIACALLI, sfruttate la gente due volte: quella che lavora per voi e quella che vi paga.

E vi definite una Cooperativa Sociale e per di più ONLUS… se voi operate senza fine di lucro, figuriamoci quelli che lo fanno per profitto...

Io della vita non ho davvero capito un cazzo.


Questa è l’amara sed etiam realistica conclusione cui sono giunto dopo l’ennesima settimana di travaglio, dopo che la cagna mentulofrenica che avevo regolarmente assunto ha deciso di piantarmi in asso, dopo manco due giorni, semplicemente «XKÈ KOSÌ CI À SCRITO SU KONTRATO CUINDI LO POSO FAREH!1!!!»
lasciandomi per l’ennesima volta in mezzo al guado.

Pazienza, con tante associazioni, agenzie, cooperative e quant’altro, alla fine quanto potrà essere difficile trovare una sostituta, visto e considerato che – a parole – hanno tutti disperatamente bisogno di lavorare?

Ecco, a tal proposito, cominciamo subito con lo sfatare un mito pericoloso: tutta ‘sta gente non ha bisogno (né voglia, a quanto pare) di lavorare; quello che cercano sono $oldi, tanti, maledetti e subito. Del lavoro, poi, eventualmente, se ne può anche parlare.

Ovviamente non posso e non voglio fare di tutta l’erba un fascio ma è ormai evidente che quelli che veramente hanno voglia di darsi da fare sono tutti già proficuamente impegnati, perciò chi resta è una masnada di mercenari senza scrupoli il cui unico scopo è lavorare poco, lucrare molto.

La maggior parte delle agenzie che ho contattato, mi hanno pisciato alla grandissima perché pure loro, a quanto pare, hanno poca voglia di lavorare e sì che per i loro servigi li paghi e pure profumatamente.

Quelle che mi hanno risposto, mi hanno proposto condizioni che definire capestro sarebbe quanto meno riduttivo.

Peggio mi sento per quanto riguarda le varie associazioni (sì, ma a delinquere) che cercano di indorarti la pillola ma poi, alla resa dei conti, la gente te la trovano, ci mancherebbe altro, ma pretendono solo dai 16 ai 20 pleuri/l’ora ❗e per di più alle loro condizioni mica alle tue, per la serie molto pagare e pure tacere, quando, a casa mia, la massima vigente è sempre stata che: se fai il lavoro come dico IO, pago quello che mi chiedi TU; ma se pretendi di lavorare come dici TU, se permetti la paga la decido IO e invece...

Ora, è vero che sono fuori dai giochi da un po’ ma non mi pare proprio che le retribuzioni, per chi si spacca la schiena dalle 8 alle 10 ore al giorno, in ufficio, in officina o in un magazzino, siano poi tanto cambiate, rispetto a dieci anni fa, anzi: siamo il paese €uropeo con le retribuzioni più basse di tutti i ricchi e demokratici paesi occidentali, quindi com’è possibile che solo questa gente pretenda di essere pagata quanto un tecnico specializzato in un laboratorio d’assistenza privato?

Assai illuminante, a tal proposito, è stata la mia ultima conversazione, avuta stamattina, con la responsabile dell’ennesima agenzia. Avevo compilato un form onlàin come richiesto ma – effigurati! - col cazzo che si sono fatti vivi, quindi, dopo tre giorni, mi sono fatto vivo io.

Questa aveva voglia di chiacchierare e tante delle cose che ho scritto più sopra non sono frutto delle mie illazioni ma è quello che mi ha detto lei, candidamente ed in piena onestà, cosa per cui l’ho apprezzata molto, lo dico sinceramente.

Però, pure lei, mi ha fatto la classica proposta che non se può rRifiutari: 50 pleure (leggonsi: CINQUANTA pleure) al giorno ❗per 3 ore di lavoro e sei un fratello!

Ora, apprezzo la franchezza ed il parlare chiaro e diretto ma ammetto che ho avuto un mezzo capogiro quando me l’ha detto.

Certo non arriviamo alle vette della cooperativa che mi ha chiesto novecentosessanta pleure al mese per quarantotto ore di lavoro effettivo (sì, avete inteso bene: sono 20 pleure/ora) oppure dell’associazione che me ne ha chiesti quasi millequattrocento per 105 (!? perché poi ‘sta cifra? Boh!?) ore, il che si sarebbe tradotto nel pagare 13 euro e rotti per avere una tizia che mi sta in mezzo ai coglioni due ore al giorno, tutti i giorni, senza praticamente fare un cazzo…

Adesso ho ricominciato a fare il più classico dei passaparola ovvero sfogliando curricula onlàin dove, anche qui, di 10 e più persone che ho contattato, mi hanno risposto in 3: 2 per dirmi che non sono più in Italia/sono già impegnate in altra città e l’ultima è stata la frenastenica furibonda di cui vi parlavo in apertura del post.

A tutte le altre evidentemente il lavoro non interessa ergo, non hanno nemmeno il minimo di creanza per rispondere anche solo per dire «NO GRATIE NO À INTERESATAH!1!!».

Pure qui, è evidente che della vita non ho capito un cazzo, perché a me hanno insegnato che – se non altro per cortesia – almeno un crepa quando qualcuno ti contatta – specialmente se è per lavoro – è quanto meno dovuto ma si sa che sono di un’altra fatta e di un’altra generazione.

Sono ormai consapevole di essere obsoleto senza speranza nell’Era del Bimbominkya eppure mi ostino ancora a cercare di trovare qualcosa di buono in tutta questa feccia che mi gira intorno.

Ma come ben dice il detto: chi di speranza vive, crepato e sputando sangue crepa. Speriamo solo di crepare presto, così almeno ce semo tolti il pensiero una volta per tutte e come diceva mi’nonno buonanima: Morto me, ‘n’gorbu a chi resta!


sabato 5 marzo 2022

Non sarà un po' prematuro?

 


Osservate, prego, questo ameno collage, prodotto dal sottoscritto prendendo direttamente da Amazon alcune delle copertine di libri già usciti ovvero in via di pubblicazione sulla piattaforma.

La prima cosa che mi è venuta in mente, vedendo tutta questa morchia in bella mostra sullo schermo è stata: all'anima dell'instant book: il cadavere non è ancora tale e questi già ci sciacallano sopra!?

Dopodiché il secondo pensiero è stato: ma che davvero c'è qualcuno che ha intenzione di comprare questa immondizia o peggio, che l'ha già comprata!?

A parte che questa roba non la leggerei nemmeno se me la regalassero, figurati poi se mi chiedi pure soldi per farlo. Io non vado a ruba' la notte e i soldi non me li regalano, anzi...

Ma il top del top è questa perla rara che vedete qui a fianco, addirittura in italiano (pensa un po' che culo!) dove per sole 5,40 pleure (leggonsi: cinque pleure et quaranta centesimi) alla fine del corrente mese sarà possibile leggere questo ameno pamphlet di fantaCienCia su come abbiamo (chi? dove? come? quando?) sconfitto il malvagio Pooteen, dio barzotto della guerra!


Non so voi ma io trovo tutto questo decisamente prematuro ma evidentemente la autorA di questo... libro, ancorché elettronico, delle due l'una: o ha la sfera di cristallo oppure, come sospetto, più prosaicamente si tratta di un romanzetto infarcito dei suoi pii desideri di depooteenizzazione.

In entrambi i casi, lasciatemi dire che sono sopraffatto dallo schifo e mi domando: dov'è la par condicio tanto sbandierata in questo ameno paesello ma evidentemente solo e quando fa comodo ai dorogoy tovarichi de noantri?

Perché non vengono proposte - in una lingua comprensibile - anche gli eventuali libercoli della controparte?

Ma forse, la butto lì, nella Velikaya Rossija pooteeniana non esiste una... letteratura del genere o magari aspettano prima di vedere come andrà a finire per attaccare la fanfara.

Dopodiché, come al solito, nin'zo e lascio ai posteri l'ardua sentenza.

giovedì 3 marzo 2022

Fottuti sciacalli!


Oggi ho finalmente chiuso definitivamente un contenzioso che andava avanti “solo” dal giugno del 2020.

Detto contenzioso riguarda una famigerata multinazioAnale – rigorosamente estera – con la quale ci siamo impelagati per colpa del vecchio e della sua stramaledetta A.S. ROMA, ROMA A.S. GRANDE ROMA.

Dal momento che in questi casi si dice il peccato e anche il peccatore, penso che anche i sassi abbiano intuito che stiamo parlando della fottutissima SKY di quel cialtrone bandito peracottaro di Rupert Murdock.

Tutto ebbe origine con la ferale notizia che la concorrente DAZN (altra banda di emeriti peracottari) aveva ottenuto l’esclusiva triennale del campionato di calcio italiota; dal momento che già dall’anno precedente – se non ricordo troppo male – avevo già subito il calvario di dovermi sciroppare le contumelie del vecchio iracondo e vizioso perché praticamente aveva potuto vedere solo una partita su tre della masnada di pallonari di cui sopra, si prende finalmente la decisione di mandare a pascere le sanguisughe di Sky e chiudere il contratto.

Da quel momento è finito quel poco che restava della mia pace ed è cominciato l’inferno!

Per prima cosa, ogni scusa è buona per rimbalzare qualunque richiesta di rescissione del contratto.

Addirittura le merde del call center (rigorosamente a pagamento e a tariffazione speciale) ti tenevano in attesa interi quarti d’ora salvo poi chiudere la comunicazione con supercazzole prematurate come se fosse antani, la più comune delle quali era l’evergreen di ogni fancazzista: NO À DI MIA KOMPETENZAH!1!!

E dai una volta, due, tre, dieci, alla fine mi sono seriamente rotto il cazzo e ho deciso di prendere il toro per le corna: visto che online non c’era modo di accedere alla pratica* e che il call center era un vero e proprio muro di gomma, smonto i decoder (perché ce ne avevano lasciati DUE, anziché riprendersi il vecchio), imballo TUTTO quello che trovo per casa – compresi i manuali di istruzioni e i certificati della garanzia (non sia mai che mi rompono il cazzo inventandosi chissà quale altra scusa) – e contratto alla mano mi reco al centro Sky più vicino.

Peccato che il centro in questione, regolarmente riportato nell’elenco dei service sul sito della compagnia, sia chiuso da oltre un lustro, cosa di cui mi ha reso edotto il parrucchiere che ha la bottega attaccato al vecchio negozio.

Lo stesso artigiano mi fornisce l’indirizzo dell’unico centro autorizzato di zona (di zona un par di palle, visto che è fuori quartiere e pure fuori municipio!) presso il quale prontamente mi reco.

Dapprima anche questi si mettono a fare da cavallo di Frisia, non sia mai che mentre Sky affonda come il Titanic, si possa permettere agli utOnti di andarsene.

Non dico che li ho dovuti prendere per il corvattino ma c’è mancato davvero tanto così, perché io accetto tutto, fuorché le prese per il coolo e alla fine facciamo ‘sta pratica direttamente da sportello.

Peccato che costoro si rifiutino di ritirare i decoder maledetti, accampando la scusa che c’è una franchigia di 2 mesi e che comunque dovrò aspettare almeno 30 giorni a partire dall’inoltrazione della domanda, prima di riconsegnare il materiale.

Quei 30 giorni sono diventati un anno e passa, ci sono tornato almeno cinque volte (almeno sono quelle che ricordo) e tutte le sante volte si sono rifiutati di effettuare il ritiro accampando le scuse più becere:

  1. mi dispiace, è troppo presto (ed erano già passati non 30 ma 45 giorni!)

  2. mi dispiace, l’operatore è malato (ma perché, lavorate a compartimenti stagni? Famme capì…);

  3. mi dispiace, siamo chiusi per un’improvvisa causa tecnica (ma online risultavano regolarmente aperti);

  4. mi dispiace, il terminale è fuori uso;

  5. mi dispiace, stiamo chiudendo (ma non sono manco le sei!?) e i terminali sono spenti.

L’ultima volta, poi, al negozio non ci sono nemmeno arrivato, perché davanti c’era la polizia che cercava di sedare una rissa all’esterno, con una fila di gente imbestialita che faceva il giro dell’isolato.

A questo punto, dal momento che il sottoscritto aveva già la sua cospicua dose di problemi e che quindi non ha più né tempo da perdere, né broda da sprecare (per non parlare dei soldi per il taxi, che ho usato la terza volta perché infortunato – e già qui vi lascio immaginare le bestemmie!), ho deciso di mandarli a’fancoolo, ho buttato ‘sti cassonetti su un armadio e tanti saluMi al secchio!

Passano i mesi e intorno alla metà di settembre scorso, ad un anno esatto dagli avvenimenti di cui sopra, cominciamo a ricevere telefonate dal vago sapore minatorio, che si concretizzano in intimidazioni vere e proprie rivolte al vecchio che ovviamente si fa prendere dal panico.

Mai una volta, nemmeno per sbaglio, che questi ci abbiano provato con me: come sentivano la mia voce, riattaccavano, da bravi molestatori telefonici.

Per far breve una storia ormai troppo lunga, tanto perché non ho un cazzo a cui pensare in questi giorni, all’inizio della corrente settimana intercetto la solita telefonata, solo che stavolta la persona ha tutt’altro atteggiamento, si accerta di chi sia e a che titolo lei deve parlare con me (in quanto custode/amministratore pro tempore della sciura, o parli con me o taci per sempre) e alla fine, dopo averle raccontato per filo e per segno quanto sopra, conviene che forse è il caso di darci un taglio e mi propone di risolvere amichevolmente la cosa pagando una mensilità di Sky (alla faccia della franchigia millantata dai cialtroni dello Sky Service, questi hanno continuato a bussare a quattrini pur sapendo che i decoder erano staccati dalla rete!) e portando i maledetti ordigni presso un altro centro di loro conoscenza**.

Cosa che ho fatto oggi.

Un delirio, roba che Il Seme della Follia gli spiccia casa.

Non so se abbiate mai avuto la ventura di inoltrarvi in quella specie di casba che è la zona di Piazza Scotti e adiacenze, un vero dedalo di viuzze, strette e congestionate e io ci sono finito dentro perché il maledetto navigatore, per non farmi passare per i Colli Portuensi, mi ha gettato nel labirinto dal quale poi non si poteva uscire perché la zona è di fatto tutta uno stramaledetto cantiere!

Per farvela breve, dopo quarantacinque minuti di giri in tondo e a vuoto, alla fine rintraccio ‘sto negozio malefico e – unica botta di culo della giornata – al terzo giro trovo pure posto!

Tra una telefonata e l’altra (porcatroia, c’hai un cliente davanti, il telefono per il momento lo lasci stare, tanto non credo proprio si tratti di questioni di vita o di morte e se gli serve, richiamano!) alla fine ne sono uscito vincitore ed ho potuto constatare con i miei occhi quale fondamentale importanza avesse la riconsegna di codesti prezioserrimi apparati: di fatto hanno aperto le scatole, sballato diligentemente tutti i singoli pezzi da me così attentamente sistemati… e li hanno prontamente GETTATI in un apposito cassonetto per rifiuti speciali senza tanti complimenti.

BRUTTE

MERDE

IMMONDE

ora, spero che ogni singolo centesimo che mi avete scippato vi vada in medicine, almeno quante ne ho dovute ingurgitare io per causa vostra.

Tra l’altro, volete sapere una cosa?

Avete presente il service di cui parlavo prima, quello che tirava sòle e accampava supercazzole?

Bhè, non mi hanno detto di andare lì, perché hanno chiuso; evidentemente l’hanno fatta sporca una volta di troppo e sia Sky che Fastweb/WindTre gli hanno tolto il franchising.

Evidentemente gli accidenti che gli ho mandato, alla fine, pacatamente, con calma, sono arrivati a bersaglio.


*altro abominio veramente inaudito, per cui le mie credenziali venivano puntualmente rigettate per incongruità con la scheda/contratto, salvo poi scoprire che la “nuova” tessera aveva la stessa, identica codifica di quella appartenuta ad un vecchio contratto sottoscritto dal vecchio eoni prima, per cui i dati del nuovo abbonamento cozzavano con quelli del vecchio e visto che le schede, TEORICAMENTE, dovrebbero avere una codifica UNIVOCA, gli algoreetmey di Sky prendevano stranamente per buone le vecchie credenziali, ormai cassate e rigettavano le nuove.


** e ci sono dovuto andare di corsa perché mi hanno dato tempo fino a lunedì, salvo scoprire che il suddetto centro era aperto solo la mattina e per le riconsegne operavano solo martedì e giovedì.

Peccato solo che pure questa fosse un’altra perniciosa invenzione: il negozio in realtà è aperto tutti i giorni dalle 09:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00… brutte merde, mi avete fatto ammazzare per niente e il bello è che s’è incazzata pure la commessa, perché a quanto pare non è la prima volta che Sky e Google sparano certe cazzate facendo scapicollare la gente che poi, giustamente, s’inombra a bestia, per non dire di peggio!




martedì 1 marzo 2022

Io a butto là…


 ...poi magari voialtri mi dite se sono io che vedo lucciole per lanterne o le cose stanno così come dico io.

C’è per caso uno degli €urobabbei che hanno tributato una standing ov(ul)ation al novello Il'ja Muromec dei poveri, che abbia notato, anche solo per sbaglio, cosa c’è alle spalle dell’impavido difensore della libertà e della demokratia in periglio?

No, perché non vorrei dire ma quell’ameno simbolino che ultimamente vedo sbandierare in giro urbi et orbi con abbandono è lo stemma della famigerata Orhanizatsiya Ukrayins'kykh Nationalistiv o ОУН che dir si voglia, cioè dell’organizzazione dichiaratamente nazioAnalsocialista di cui fanno parte le notorie milizie nazioAnaliste ucraine, cioè i responsabili in prima persona di aver servito a dio Pooteen il casus belli che cercava da anni su un vassoio d’oro, manco d’argento!

 E per fortuna che il novello eroe dei popoli e della €uropa (dis)Unita è un demokratico populista, sed etiam europeista, figuriamoci se fosse stato un bieco sovranista repubblichino!

Qui delle due l’una: o Zelensky non capisce davvero più un cazzo e non sa cosa sta facendo, oppure l’€uroreich si sta impelagando veramente in una fogna dalla quale rischia di finire smerdata da capo a piedi, proteggendo ed integrando fra i suoi ranghi gente così a modino che il famigerato Orban e i nazioAnalsoZialisti di Alternative für Deutschland in confronto sono dei moderati liberal-democratici.

Personalmente, tendo a ritenere più verosimile la seconda opzione, perché mi pare davvero assai strano che il presidente di una nazione sovrana possa non sapere quale simbolo appartiene a chi, quindi mi vien da pensare che l’innocente Volodymyr tutto sia fuorché una candida colombella.


Poi magari sono io che mi sbaglio ma dal momento che non sono ancora cieco e che quella bandiera È LÀ in bella mostra, alle sue spalle, mentre le folle commosse degli €uroforsennati plaudono, qualcuno ‘sta cosa me la dovrebbe spiegare, possibilmente in modo logico, conseguente e possibilmente nel dettaglio.

Ma che bel parterre di leccaculo...

 ...che sto vedendo in questo momento al TG, l'evento: l'incoronazione di El Donaldo quale divo supremo degli Stati (dis)Uniti d...