Oggi ho finalmente chiuso definitivamente un contenzioso che andava avanti “solo” dal giugno del 2020.
Detto contenzioso riguarda una famigerata multinazioAnale – rigorosamente estera – con la quale ci siamo impelagati per colpa del vecchio e della sua stramaledetta A.S. ROMA, ROMA A.S. GRANDE ROMA.
Dal momento che in questi casi si dice il peccato e anche il peccatore, penso che anche i sassi abbiano intuito che stiamo parlando della fottutissima SKY di quel cialtrone bandito peracottaro di Rupert Murdock.
Tutto ebbe origine con la ferale notizia che la concorrente DAZN (altra banda di emeriti peracottari) aveva ottenuto l’esclusiva triennale del campionato di calcio italiota; dal momento che già dall’anno precedente – se non ricordo troppo male – avevo già subito il calvario di dovermi sciroppare le contumelie del vecchio iracondo e vizioso perché praticamente aveva potuto vedere solo una partita su tre della masnada di pallonari di cui sopra, si prende finalmente la decisione di mandare a pascere le sanguisughe di Sky e chiudere il contratto.
Da quel momento è finito quel poco che restava della mia pace ed è cominciato l’inferno!
Per prima cosa, ogni scusa è buona per rimbalzare qualunque richiesta di rescissione del contratto.
Addirittura le merde del call center (rigorosamente a pagamento e a tariffazione speciale) ti tenevano in attesa interi quarti d’ora salvo poi chiudere la comunicazione con supercazzole prematurate come se fosse antani, la più comune delle quali era l’evergreen di ogni fancazzista: NO À DI MIA KOMPETENZAH!1!!
E dai una volta, due, tre, dieci, alla fine mi sono seriamente rotto il cazzo e ho deciso di prendere il toro per le corna: visto che online non c’era modo di accedere alla pratica* e che il call center era un vero e proprio muro di gomma, smonto i decoder (perché ce ne avevano lasciati DUE, anziché riprendersi il vecchio), imballo TUTTO quello che trovo per casa – compresi i manuali di istruzioni e i certificati della garanzia (non sia mai che mi rompono il cazzo inventandosi chissà quale altra scusa) – e contratto alla mano mi reco al centro Sky più vicino.
Peccato che il centro in questione, regolarmente riportato nell’elenco dei service sul sito della compagnia, sia chiuso da oltre un lustro, cosa di cui mi ha reso edotto il parrucchiere che ha la bottega attaccato al vecchio negozio.
Lo stesso artigiano mi fornisce l’indirizzo dell’unico centro autorizzato di zona (di zona un par di palle, visto che è fuori quartiere e pure fuori municipio!) presso il quale prontamente mi reco.
Dapprima anche questi si mettono a fare da cavallo di Frisia, non sia mai che mentre Sky affonda come il Titanic, si possa permettere agli utOnti di andarsene.
Non dico che li ho dovuti prendere per il corvattino ma c’è mancato davvero tanto così, perché io accetto tutto, fuorché le prese per il coolo e alla fine facciamo ‘sta pratica direttamente da sportello.
Peccato che costoro si rifiutino di ritirare i decoder maledetti, accampando la scusa che c’è una franchigia di 2 mesi e che comunque dovrò aspettare almeno 30 giorni a partire dall’inoltrazione della domanda, prima di riconsegnare il materiale.
Quei 30 giorni sono diventati un anno e passa, ci sono tornato almeno cinque volte (almeno sono quelle che ricordo) e tutte le sante volte si sono rifiutati di effettuare il ritiro accampando le scuse più becere:
mi dispiace, è troppo presto (ed erano già passati non 30 ma 45 giorni!)
mi dispiace, l’operatore è malato (ma perché, lavorate a compartimenti stagni? Famme capì…);
mi dispiace, siamo chiusi per un’improvvisa causa tecnica (ma online risultavano regolarmente aperti);
mi dispiace, il terminale è fuori uso;
mi dispiace, stiamo chiudendo (ma non sono manco le sei!?) e i terminali sono spenti.
L’ultima volta, poi, al negozio non ci sono nemmeno arrivato, perché davanti c’era la polizia che cercava di sedare una rissa all’esterno, con una fila di gente imbestialita che faceva il giro dell’isolato.
A questo punto, dal momento che il sottoscritto aveva già la sua cospicua dose di problemi e che quindi non ha più né tempo da perdere, né broda da sprecare (per non parlare dei soldi per il taxi, che ho usato la terza volta perché infortunato – e già qui vi lascio immaginare le bestemmie!), ho deciso di mandarli a’fancoolo, ho buttato ‘sti cassonetti su un armadio e tanti saluMi al secchio!
Passano i mesi e intorno alla metà di settembre scorso, ad un anno esatto dagli avvenimenti di cui sopra, cominciamo a ricevere telefonate dal vago sapore minatorio, che si concretizzano in intimidazioni vere e proprie rivolte al vecchio che ovviamente si fa prendere dal panico.
Mai una volta, nemmeno per sbaglio, che questi ci abbiano provato con me: come sentivano la mia voce, riattaccavano, da bravi molestatori telefonici.
Per far breve una storia ormai troppo lunga, tanto perché non ho un cazzo a cui pensare in questi giorni, all’inizio della corrente settimana intercetto la solita telefonata, solo che stavolta la persona ha tutt’altro atteggiamento, si accerta di chi sia e a che titolo lei deve parlare con me (in quanto custode/amministratore pro tempore della sciura, o parli con me o taci per sempre) e alla fine, dopo averle raccontato per filo e per segno quanto sopra, conviene che forse è il caso di darci un taglio e mi propone di risolvere amichevolmente la cosa pagando una mensilità di Sky (alla faccia della franchigia millantata dai cialtroni dello Sky Service, questi hanno continuato a bussare a quattrini pur sapendo che i decoder erano staccati dalla rete!) e portando i maledetti ordigni presso un altro centro di loro conoscenza**.
Cosa che ho fatto oggi.
Un delirio, roba che Il Seme della Follia gli spiccia casa.
Non so se abbiate mai avuto la ventura di inoltrarvi in quella specie di casba che è la zona di Piazza Scotti e adiacenze, un vero dedalo di viuzze, strette e congestionate e io ci sono finito dentro perché il maledetto navigatore, per non farmi passare per i Colli Portuensi, mi ha gettato nel labirinto dal quale poi non si poteva uscire perché la zona è di fatto tutta uno stramaledetto cantiere!
Per farvela breve, dopo quarantacinque minuti di giri in tondo e a vuoto, alla fine rintraccio ‘sto negozio malefico e – unica botta di culo della giornata – al terzo giro trovo pure posto!
Tra una telefonata e l’altra (porcatroia, c’hai un cliente davanti, il telefono per il momento lo lasci stare, tanto non credo proprio si tratti di questioni di vita o di morte e se gli serve, richiamano!) alla fine ne sono uscito vincitore ed ho potuto constatare con i miei occhi quale fondamentale importanza avesse la riconsegna di codesti prezioserrimi apparati: di fatto hanno aperto le scatole, sballato diligentemente tutti i singoli pezzi da me così attentamente sistemati… e li hanno prontamente GETTATI in un apposito cassonetto per rifiuti speciali senza tanti complimenti.
BRUTTE
MERDE
IMMONDE
ora, spero che ogni singolo centesimo che mi avete scippato vi vada in medicine, almeno quante ne ho dovute ingurgitare io per causa vostra.
Tra l’altro, volete sapere una cosa?
Avete presente il service di cui parlavo prima, quello che tirava sòle e accampava supercazzole?
Bhè, non mi hanno detto di andare lì, perché hanno chiuso; evidentemente l’hanno fatta sporca una volta di troppo e sia Sky che Fastweb/WindTre gli hanno tolto il franchising.
Evidentemente gli accidenti che gli ho mandato, alla fine, pacatamente, con calma, sono arrivati a bersaglio.
*altro abominio veramente inaudito, per cui le mie credenziali venivano puntualmente rigettate per incongruità con la scheda/contratto, salvo poi scoprire che la “nuova” tessera aveva la stessa, identica codifica di quella appartenuta ad un vecchio contratto sottoscritto dal vecchio eoni prima, per cui i dati del nuovo abbonamento cozzavano con quelli del vecchio e visto che le schede, TEORICAMENTE, dovrebbero avere una codifica UNIVOCA, gli algoreetmey di Sky prendevano stranamente per buone le vecchie credenziali, ormai cassate e rigettavano le nuove.
** e ci sono dovuto andare di corsa perché mi hanno dato tempo fino a lunedì, salvo scoprire che il suddetto centro era aperto solo la mattina e per le riconsegne operavano solo martedì e giovedì.
Peccato solo che pure questa fosse un’altra perniciosa invenzione: il negozio in realtà è aperto tutti i giorni dalle 09:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00… brutte merde, mi avete fatto ammazzare per niente e il bello è che s’è incazzata pure la commessa, perché a quanto pare non è la prima volta che Sky e Google sparano certe cazzate facendo scapicollare la gente che poi, giustamente, s’inombra a bestia, per non dire di peggio!
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