Questa è l’amara sed etiam realistica conclusione cui sono giunto dopo l’ennesima settimana di travaglio, dopo che la cagna mentulofrenica che avevo regolarmente assunto ha deciso di piantarmi in asso, dopo manco due giorni, semplicemente «XKÈ KOSÌ CI À SCRITO SU KONTRATO CUINDI LO POSO FAREH!1!!!» lasciandomi per l’ennesima volta in mezzo al guado.
Pazienza, con tante associazioni, agenzie, cooperative e quant’altro, alla fine quanto potrà essere difficile trovare una sostituta, visto e considerato che – a parole – hanno tutti disperatamente bisogno di lavorare?
Ecco, a tal proposito, cominciamo subito con lo sfatare un mito pericoloso: tutta ‘sta gente non ha bisogno (né voglia, a quanto pare) di lavorare; quello che cercano sono $oldi, tanti, maledetti e subito. Del lavoro, poi, eventualmente, se ne può anche parlare.
Ovviamente non posso e non voglio fare di tutta l’erba un fascio ma è ormai evidente che quelli che veramente hanno voglia di darsi da fare sono tutti già proficuamente impegnati, perciò chi resta è una masnada di mercenari senza scrupoli il cui unico scopo è lavorare poco, lucrare molto.
La maggior parte delle agenzie che ho contattato, mi hanno pisciato alla grandissima perché pure loro, a quanto pare, hanno poca voglia di lavorare e sì che per i loro servigi li paghi e pure profumatamente.
Quelle che mi hanno risposto, mi hanno proposto condizioni che definire capestro sarebbe quanto meno riduttivo.
Peggio mi sento per quanto riguarda le varie associazioni (sì, ma a delinquere) che cercano di indorarti la pillola ma poi, alla resa dei conti, la gente te la trovano, ci mancherebbe altro, ma pretendono solo dai 16 ai 20 pleuri/l’ora ❗e per di più alle loro condizioni mica alle tue, per la serie molto pagare e pure tacere, quando, a casa mia, la massima vigente è sempre stata che: se fai il lavoro come dico IO, pago quello che mi chiedi TU; ma se pretendi di lavorare come dici TU, se permetti la paga la decido IO e invece...
Ora, è vero che sono fuori dai giochi da un po’ ma non mi pare proprio che le retribuzioni, per chi si spacca la schiena dalle 8 alle 10 ore al giorno, in ufficio, in officina o in un magazzino, siano poi tanto cambiate, rispetto a dieci anni fa, anzi: siamo il paese €uropeo con le retribuzioni più basse di tutti i ricchi e demokratici paesi occidentali, quindi com’è possibile che solo questa gente pretenda di essere pagata quanto un tecnico specializzato in un laboratorio d’assistenza privato?
Assai illuminante, a tal proposito, è stata la mia ultima conversazione, avuta stamattina, con la responsabile dell’ennesima agenzia. Avevo compilato un form onlàin come richiesto ma – effigurati! - col cazzo che si sono fatti vivi, quindi, dopo tre giorni, mi sono fatto vivo io.
Questa aveva voglia di chiacchierare e tante delle cose che ho scritto più sopra non sono frutto delle mie illazioni ma è quello che mi ha detto lei, candidamente ed in piena onestà, cosa per cui l’ho apprezzata molto, lo dico sinceramente.
Però, pure lei, mi ha fatto la classica proposta che non se può rRifiutari: 50 pleure (leggonsi: CINQUANTA pleure) al giorno ❗per 3 ore di lavoro e sei un fratello!
Ora, apprezzo la franchezza ed il parlare chiaro e diretto ma ammetto che ho avuto un mezzo capogiro quando me l’ha detto.
Certo non arriviamo alle vette della cooperativa che mi ha chiesto novecentosessanta pleure al mese per quarantotto ore di lavoro effettivo (sì, avete inteso bene: sono 20 pleure/ora) oppure dell’associazione che me ne ha chiesti quasi millequattrocento per 105 (!? perché poi ‘sta cifra? Boh!?) ore, il che si sarebbe tradotto nel pagare 13 euro e rotti per avere una tizia che mi sta in mezzo ai coglioni due ore al giorno, tutti i giorni, senza praticamente fare un cazzo…
Adesso ho ricominciato a fare il più classico dei passaparola ovvero sfogliando curricula onlàin dove, anche qui, di 10 e più persone che ho contattato, mi hanno risposto in 3: 2 per dirmi che non sono più in Italia/sono già impegnate in altra città e l’ultima è stata la frenastenica furibonda di cui vi parlavo in apertura del post.
A tutte le altre evidentemente il lavoro non interessa ergo, non hanno nemmeno il minimo di creanza per rispondere anche solo per dire «NO GRATIE NO À INTERESATAH!1!!».
Pure qui, è evidente che della vita non ho capito un cazzo, perché a me hanno insegnato che – se non altro per cortesia – almeno un crepa quando qualcuno ti contatta – specialmente se è per lavoro – è quanto meno dovuto ma si sa che sono di un’altra fatta e di un’altra generazione.
Sono ormai consapevole di essere obsoleto senza speranza nell’Era del Bimbominkya eppure mi ostino ancora a cercare di trovare qualcosa di buono in tutta questa feccia che mi gira intorno.
Ma come ben dice il detto: chi di speranza vive, crepato e sputando sangue crepa. Speriamo solo di crepare presto, così almeno ce semo tolti il pensiero una volta per tutte e come diceva mi’nonno buonanima: Morto me, ‘n’gorbu a chi resta!
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