domenica 12 agosto 2018

Siamo circondati da infami...

Elucubrazione a dir poco dovuta, alla luce delle mie recenti esperienze in qualità di cacciatore di libri, quando ho scoperto un intero universo di cui sospettavo l'esistenza ma che fino ad ora mi era, per così dire, sfuggito, per mancanza di tempo e di stimoli, evidentemente.

Pietra del contendere alcune pietre miliari della letteratura italica, cose che si possono facilmente rinvenire in qualsivoglia libreria - online e fisica - ed in qualsivoglia formato.

Peccato che, al pari del volume sugli Aforismi di Schopenhauer da me acquistato un paio d'anni fa, mi sia reso conto sin dalle preview che si trattava di mere riedizioni di pubblicazioni precedenti, insomma un vero e proprio copia-e-incolla fatto da questi sciacalli che di fatto lucrano in modo schifoso sul lavoro fatto da altri anni, lustri o addirittura decenni fa, senza cambiare una virgola, tra l'altro.

Tutto molto comodo, insomma: massimo rendimento (economico) con minimo sforzo, specialmente quando si parla poi di libri elettronici o e-book che dir si voglia, dove questi... editori (chiamiamoli così giusto per carità di patria) non devono nemmeno fare lo sforzo di mandarla in stampa, 'sta roba!

Tutti questi volumi classici, a ben vedere, appartengono alla categoria definita dagli anglosassoni Public Domain sono cioè Beni Comuni dell'umanità, in quanto - tra le altre cose - privi di copyright in quanto questi - se mai ci sono stati - sono ormai scaduti da decenni o - nel caso dei volumi che stavo cercando - da secoli!

Ora, se posso anche arrivare a capire i gruppi di conservatori di opere neglette che le riproducono pedissequamente, novelli amanuensi digitali, e le stampano praticamente on demand - e che quindi hanno un costo, non fosse altro che per carta e stampa - il discorso non vale più per chi - essendo un editore qualificato (e quindi una società a scopo di lucro) - si appropria di queste opere come se fossero farina del suo sacco e le pone sul mercato pretendendo danaro!

Fortunatamente anche nel Belpaese esistono da qualche tempo gruppi che potrei definire di conservatori d'assalto che rigettano questi veri e propri atti di brigantaggio editoriali e che stanno provvedendo a digitalizzare e riproporre in formato elettronico tutte queste opere prive di copyright traendole (né più e né meno di quanto fanno i summenzionati... editori) da edizioni ormai desuete, magari di case editrici morte e sepolte, sulle quali nessuno può (o dovrebbe) accampare diritti e le distribuiscono gratis et amor deo come dovrebbe essere se vivessimo in un paese normale e come avviene infatti in quei paesi - per lo più di origine anglosassone - dove abbondano le piattaforme pubbliche gratuite da cui scaricare liberamente libri nei più comuni formati elettronici, dal pdf allo e-pub fino al mobi/AZW tipico del Kindle.

Certo, la scelta è - purtroppo - ancora limitata per quanto concerne le opere in lingua italiana ma noto con malcelato piacere che piano piano si sta ampliando e che presto si troveranno anche libri che non siano del XVI/XIX secolo!

Per quanto mi concerne, grazie a questi benefattoNi dell'umanità sofferente (e in bolletta!) ed assetata di conossienzia, mi sono risparmiato una decina di euro che, alla luce di quanto esposto sopra, sarebbero stati davvero mal spesi e sarebbero andati ad ingrassare i soliti noti incentivando questo empio commercio di cose altrui!

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