martedì 21 gennaio 2025

Ma che bel parterre di leccaculo...

 ...che sto vedendo in questo momento al TG, l'evento: l'incoronazione di El Donaldo quale divo supremo degli Stati (dis)Uniti d'Ammerreka.

Mai visto un tale consesso di merde infingarde tutto insieme nello stesso posto, come la foto a corredo di questo post ben illustra.

Mark "bavaglio" Zuckerberg, quello che adesso ha fatto marcia indietro, dopo quasi un decennio di censura spacciata per fact-checking contro chiunque manifestasse il proprio pensiero belando decisamente fuori dal coro di pecoroni radical-shit-politically-correct del menga.

Jeff "monnezza" Bezos, quello che è passato da più grande paladino del e-commerce di qualità al mondo a primo spacciatore di morchia made in Han Empire nonché aspirante Figliuolo a stAlle e strisce ai tempi della teribbuli pandemeea farlocca.

Sundar "monopolio" Pichai, ultimo CEO di Google, Tim "Inc. Kool 8" Cook, CEO di Apple, lo spacciatore dei giocattoli preferiti da tutta l'intellighenzia radical-shit-tovarich-DEM-fighetta di ogni latitudine (il Cazzaro di Pontassieve docet).

E infine lui: Sergey Brin, fondatore di Google nonché consigliori preferito di rimbamBiden, qualcuno potrebbe dire la sua eminenza grigia dietro il trono.

Tutta gente, dicevo, che non ha perso un nanosecondo per salire sul carro del vincitore, in uno sfoggio di piaggeria come non se ne vedevano dai tempi della democrazia cristiana nei confronti del Vaticano qui, in Eatalia.

Ora, io spero che, al pari del sottoscritto nei confronti del summenzionato, empio Marco Montessuccaro, El Donaldo si ricordi bene cosa ha detto/fatto tutta questa feccia nei suoi confronti durante la dittatura DEM, quella che gli ha fatto triplicare i già più che lauti profitti usando il potere esecutivo per far fuori qualunque opposizione o concorrenza (il caso Tikkettokke così repentinamente rientrato non parla, URLA al riguardo), così come si ricordi del miliardo e passa di dollaroni così generosamente elargiti a rimbamBiden prima e all'infame Kamala poi e agisca di conseguenza, mantenendo la promessa di bastonarli selvaggiamente non appena (ri)proveranno a tirar fuori la loro serpentina, infingarda capoccetta.

E comunque, VIVA ELON sempre e comunque, che sarà pure autistico ma almeno non è un voltagabbana fedifrago e maramaldo!

 

domenica 19 gennaio 2025

Every Breath You Take...

 

...And every move you makeEvery bond you breakEvery step you takeI'll be watching you

Every single dayAnd every word you sayEvery game you playEvery night you stayI'll be watching you
 
Oh, can't you seeYou belong to me?How my poor heart achesWith every step you take?
 
Pensierino della sera, mentre ascolto la radio e passano questa hit dei The Police del 1983, da sempre considerata uno dei capolavori di Sting e che, confesso, è da sempre uno dei miei brani preferiti, non fosse altro perché richiama alla mia mente i tempi (in)felici della mia giovinezza (allora facevo ancora le medie).

Se non che, sono stato colpito da una considerazione, ripensando alle strofe di questa canzone e cioè che quello che allora era considerato universalmente un messaggio d'amore, magari un po' sul disperato, da parte di un amante appassionato e negletto, nell'attuale era del politically-correct-radical-shit in salsa MeeToo sarebbe considerato, come minimo, una minaccia, per non dire che chi dovesse mai scrivere o profferire queste parole, verrebbe attenzionato, lui sì, dalle forze dell'ordine e probabilmente deferito all'autorità come probabile stalker!

Già, perché il messaggio (Ogni respiro che prendi, ogni passo che fai... io ti osserverò) oggi verrebbe interpretato come un comportamento ossessivo-compulsivo così come la frase you belong to me (mi appartieni), un tempo considerata un segno di affezione profonda, oggi sarebbe interpretata come sintomo di una relazione tossica, prova inconfutabile di patriarcato (che oggi va tanto di moda, Cecchettin padre e figlia superstite docent) con tutte le conseguenze (nefaste) del caso.

Così, tanto per fare l'ennesima, amara considerazione sulla involuzione dei nostri costumi e dei nostri pensieri nell'Era del Bimbominkya.

Alla prossima!

domenica 12 gennaio 2025

Erano anni che aspettavo questo momento...

 ...ma, come dico sempre, tutto viene per chi sa aspettare.

Certo, non è stata una cosa veloce, né tanto meno indolore ma alla fine il tempo è galantuomo e le potenze superiori mi hanno reso giustizia.

Infatti la notizia del 2025 per me è questa.

ALGOREETMEY À OBSOLETEY!1!!! VERGONIJAH!1!!

Sseee, come no, guarda sto proprio per crederci, a quest'ennesima, sesquipedale cazzata! Diciamo piuttosto che alla fine anche gli scherani di Meta sono giunti alle stesse conclusioni degli azionisti - diciamocelo, piuttosto delusi - sull'andamento tutt'altro che esaltante della puteolente creatura di Marco Montesuccaro, il re Mida dei social, colui che trasforma in merda qualunque cosa su cui metta le mani.

La triste realtà è che, dopo quasi un lustro di bavagli e censure, con il numero di utOnti in costante calo e dopo le prove provate che il famigerato fact-checking era invece solo un fattone cecato composto da scagnozzi prezzolati (alla faccia dell'indipendenza) il cui unico scopo era mettere il bavaglio a chi anche solo osasse belare contro il regime, specialmente quello pandemico/vageenale post-2020, al riccioluto patron di Meta è stato imposto il cambio di passo, visti i vistosi cali di profitti in borsa.

Cioè la stessa, identica ragione che ha spinto tutte le maggiori multinazioAnali a stAlle e strisce a fare precipitosamente marcia indietro sulle loro politiche inclooseeve, l'apologia gender, WOKE, il MeeTooismo militante, la cancel culture strisciante (e nemmeno poi troppo), tutto in nome del politically correct più becero, idiota e deteriore ma soprattutto suicida, che ha portato a perdite catastrofiche nei bilanci.

E questa da che mondo è mondo è l'unica cosa che interessa agli americani: i soldi!

E non ci voleva un genio, per capire che se cerchi di tappare la bocca alla maggioranza della gente a solo ed unico vantaggio di quelle che, a conti fatti, non sono altro che minoranze, ridotte ma rumorose, prima o poi la gente scazza e ti piscia alla grandissima, per usare un eufemismo e bye bye ricchi profitti, pollicioni in alto e 💰💰💰 a getto continuo.

Ora, l'unica mia speranza è che tutti quelli che in questi anni hanno subito la censura, le intimidazioni ergo, che hanno deciso che la libertà di opinione, pensiero ed espressione valgono più di qualunque social, ricordino quello che è stato e non facciano l'errore marchiano di tornare sulla patria di tutte le puttanate - Fakebook ovviamente - o tutti gli altri aSocial che fanno capo al peracottaro infame di Menlo Park.

sabato 11 gennaio 2025

Che skòndolo, i pompieri in California... o magari forse anche decisamente NO?

 Domanda, la mia tutt'altro che peregrina alla luce delle assai recenti polemiche, nella terra dei Liber(ticid)i a StAlle e Strisce, riguardo l'intervento di squadre di vigili del fuoco privati, pagati a caro prezzo per salvare le ville degli assai molto abbienti di Malibù, Santa Monica e tutte le altre amene località ad alto tasso di VIP della California meridionale, attualmente alle prese col peggior disastro (pseudo) naturale a memoria d'uomo.

Senza farla troppo lunga, affermo, senza grossi timori di smentita, che si tratta di un caso da manuale di invidia penis da parte di tutti quei bravi cittadini che si stanno indinijando sui social (e non solo), perché loro sì e noi no.

A questo punto, se uno ha appena due grammi di cervello, dovrebbe scattare in automatico la pregunta: e cosa avrebbero dovuto fare, intendendo sia i pompieri a noleggio che chi li ha assunti, secondo il vostro illuminato (Sì, con la 230V) parere? Lasciare che andasse tutto in malora o avrebbero dovuto occuparsi d'altro, tipo, che so, salvare le vostre di case?

Ma anche decisamente NO! visto che si tratta di mercenari, né più e né meno, che se non vedono il frusciante, nemmeno fanno finta di alzarlo, il culo, figuriamoci infilarsi nel più vasto rogo mai visto a memoria d'uomo.

l'attuale governatore della California
Gavin Newsom (DEM)
Perché se c'è qualcuno con cui se la dovrebbero pigliare, questi sono i loro ameni amministratori locali e statali, tutti rigorosamente demokrat e quindi attentissimi alle questioni ambientali (a parole, ovviamente), che di fatto, nel corso degli ultimi due lustri, hanno smantellato quegli inutili servizi come, per esempio, il corpo dei firefighters, che è ridotto ai minimi termini per quanto concerne manodopera ed equipaggiamenti e questo in uno degli stati più notoriamente a rischio incendi (per non parlare delle alluvioni, delle tempeste di neve e quant'altro) di tutta l'unione.

E non lo sto dicendo io ma tutti i media americani, che sono evidentemente ben consci della situazione.

Tutto questo per non parlare delle cause dell'incendio che sta di fatto annientando tutta la contea di Los Angeles e non solo, dovuto - ammissione anche questa obtorto collo delle autorità - non alla balla colossale del cambiaMento cleemateeco bensì all'incuria e alla noncuranza dell'uomo o meglio, ancora una volta, di chi sarebbe preposto a vigilare ed intervenire, ergo i summenzionati amministratori locali, quasi tutti, ancora una volta, in salsa demokrat.

...e l'attuale sindacA (Boldirni semper docet)
della Città degli Angeli (tostati): Karen Bass (DEM)
Di fatto, la ricchissima e celeberrima California dello star system di Hollywood è ridotta peggio di un paese del terzo mondo, con le linee elettriche e le condutture del gas esposte in bella vista, allo scoperto, a livello del terreno ergo ancora attaccate a precari pali della luce come quelli che si vedono nei film western.

Questo perché a nessuno è evidentemente mai fregato un beneamato cazzo di fare le cose come si usa nei paesi a malapena civili, se non nelle aree infestate dai ricchi e dai famosi, gli stessi, cioè, che hanno poi provveduto (e nemmeno tutti, stanti gli insopportabili piagnistei di tutte le star di Hollywood - ancora, tutte rigorosamente demokrat - di queste ore) a salvarsi la ghirba e le proprietà a suon di soldoni.

Quindi, come dicevano i nostri antichi saggi: chi è causa del suo mal, pianga sé stesso e la prossima volta che dovranno decidere chi votare per prendere in mano le redini dei loro destini, ci pensassero su dieci volte, prima di andare dietro al solito cialtrone incloosivo e pro(pseudo)diritti (in)civili e badassero piuttosto a scegliersi un amministratore degno di questo nome.

E comunque, la cosa veramente grave, non è che ci siano dei pompieri che operano a pagamento ma il fatto che esistano delle compagnie private che erogano quelli che dovrebbero essere servizi pubblici perché evidentemente questi ultimi non ci sono!


domenica 29 dicembre 2024

A Bezos (o chi per lui), ce fai o ce sei?

 Breve post pre-capodanno per illustrare l'ennesima (e non ultima perché se questo  l'andazzo corrente, troppe ancora ne vedremo nel futuro prevedibile) zozzeria della pregiatissima ditta del pelato di Seattle e no, non ce l'ho particolarmente con lui, almeno fintanto che ha reso un servizio eccellente - che poi è ciò che lo ha reso ricco e famoso, prima che mandasse tutto a puttane per correre dietro alle gonnelle - ma perché la sua organizzazione (sì, di spacciatori a delinquere) continua a prodursi in porcate da manuale, evidentemente facendosi forte della preponderanza (almeno per il momento) che ha sui mercati occidentali, che è già messa in discussione - specialmente a partire dal 2020, anno dei massimi profitti e della peggiore morchia che si sia mai vista - e che proprio quest'anno ha cominciato a scricchiolare, particolarmente in questo periodo festaiolo, con disservizi a go-go, merce di infima qualità spacciata a prezzi da antiquariato Ming e tempi di attesa a dir poco biblici.

Personalmente, la cosa ha portato ad una moratoria sugli acquisti online che perdura dal novembre scorso (ricordate? Era il periodo del peggior Blèkfràidei di sempre: sconti infimi e disservizi a pioggia!) ergo, se tanto mi da tanto, ho preferito migrare su altre piattaforme che spacciano la stessa, identica roba ma un tanto al quintale, anziché al grammo, come su Amazon e 'sticazzi per i tempi di attesa, visto che gli articoli con disponibilità immediata sono talmente disponibili ed immediati che ti fanno aspettare una settimana quando e se ti dice culo!

Poi però, ti arrivano puntualmente per mail le classiche proposte ca nun se pozzono rRrifiutari, specialmente per chi, come il sottoscritto, ha esigenza (e anche con una certa premura) di un determinato articolo che non riesce a trovare altrimenti se non a prezzi di assoluta rapina.

Nello specifico, sono settimane che sto cercando una classica poltron(cin)a da ufficio per sostituire quella acquistata nel 2020 (guarda caso) e che mi ha letteralmente lasciato col culo in terra, nel senso che il maledetto pistone idraulico mi ha piantato in asso e come poggi le terga sulla seduta, ti ritrovi a guardare il bordo della scrivania con la sgradevole sensazione che il pistone ti sia entrato nel pertuso...

Giorni e giorni di ricerche sconfortanti perché tutti gli articoli esaminati - a dar retta alle recensioni (quelle più critiche ed articolate, ovviamente, che degli entusiastici À BELISZIMO!1!! non so davvero che farmene) - risultano puntualmente carenti proprio nella caratteristica che più mi interessa: la tenuta del maledetto pistone a gas, anche quando la sedia in oggetto viene spacciata come avente una portata di 150 (leggonsi: centocinquanta) chilogrammi e che invece, tipicamente, dopo qualche settimana o un paio di mesi, tendono tutte ad afflosciarsi.

Che poi dico, ma i buoni, vecchi, indistruttibili pistoni idraulici - sì, proprio quelli con dentro l'olio - di una volta, che fine hanno fatto? Fine dell'inciso.

Tornando a bomba, dopo pomeriggi e nottate passati a cercare in giro, alla fine la mia attenzione viene attirata da queste poltrone prodotte espressamente per Bezos, le cui caratteristiche fanno a caso mio ma che soprattutto non riportano alcuna recensione negativa per quanto concerne la tenuta dei componenti.

Certo, anche il prezzo non è che sia proprio un cotillon, specialmente se la vuoi nera ma al grido del più genuino E'STICAZZI!?!? alla fine decido di spremere il salvadanaio ed acquistarne una di un colore improponibile ma almeno disponibile ad un prezzo abbordabile. 

Peccato che non sia disponibile e quindi, dopo l'ennesima, cocente delusione, archivio il tutto e buon natale a tutti. 

Fino ad oggi.

Perché oggi ricevo questa mail di consigli per gli acquisti e - ohibò! - c'è l'amato bene e pure con un consistente sconto.

Tutto molto bello, fino a che non ho aperto la pagina prodotto e così alla beffa abbiamo aggiunto anche l'ingiuria: il prezzo sarà pure scontato ma non lo è la tempistica di consegna prevista, come potete ben vedere nell'iconografia a corredo.

da tre a sette mesi per la consegna? Ma che la state a fabbrica' a mano oppure state facendo la raccolta preventiva degli ordini prima di mandare in produzione il lotto?

Come che sia, come dicevo all'inizio, è l'ennesima porcata da parte di quella che un tempo era l'organizzazione commerciale online par excellence.

Arrivedercelo.

lunedì 23 dicembre 2024

Bezos, che è 'sta porcata 2: la Vendemmia

 Probabilmente questo sarà uno degli ultimi post (già di per sé assai radi) dell'anno ma non potevo non rendervene edotti perché la cosa ha del surreale.

Per la serie: non sappiamo/abbiamo voglia di lavorare, mai come quest'anno gli scherani del secondo o terzo uomo più ricco del mondo (sì, ma a spese nostre) hanno veramente dato il peggio di sé; tanto per dirne una, è stata più la roba che ho rispedito al mittente di quella che ho trattenuto, specialmente quando si parla di materiale cartaceo e/o roba delicata.

A parte l'abominio - reiterato - di vendere sul marketplace eataliano merce destinata esclusivamente ai mercati esteri (cosa che però scopri solo quando il prodotto ce l'hai in mano e ti rendi conto che non puoi usarlo perché qui non funziona), la maggior parte dei prodotti dev'essere indistruttibile per arrivare sana e salva dopo il maltrattamento (a questo punto, doloso e ad arte) cui viene sottoposto dai famigerati packers di Amazon, vista poi l'altra, invertebrata abitudine dei nostri di spedire la roba più fragile e/o costosa, specialmente i libri o i cofanetti di DVD/BR, in contenitori assolutamente inadeguati e senza la benché minima protezione.

Ma andiamo oltre ed arriviamo all'ultimo punto dolens.

Ordunque, dovete sapere che a novembre scorso ho PRE-ordinato un ameno fumetto, consegna prevista: fine 2024. Una settimana fa, giorno più, giorno meno, mi comunicano che invece oh joya oh jubeelo arriverà molto prima del previsto, nello specifico, il 20 dicembre.
Alla data del 20, non solo non è arrivata una cippa, dopo quasi quattro giorni di viaggio (e già questa, per un prodotto locale, è una anomalia) ma mi comunicano che c'è "un ritardo" (sì, come quello mentale che ha chi scrive certe corbellerie) e che SE VOGLIO, posso chiedere un rimborso ADESSO.
Supercazzola prematurata con scappellamento a destra, per la serie: CE LO SIAMO PERSI/NON È MAI USCITO DAL MAGAZZINO MA DOBBIAMO GIUSTIFICARE IL FATTO CHE SIAMO DEI CIALTRONI INVE(R)TE(B)RATI.

Conoscendo i miei polli, ed anche i miei tacchini, annullo l'ordine. Questo accadeva il 20 pomeriggio. Stanotte, anzi, stamattina, mi arriva la notifica del rimborso (alla faccia del...) che è stato accreditato solo una mezz'ora fa.


Altro merdone planetario. Ordino due strenne per le suddite di Volodymyr che mi ronzano attorno e per aggiungere l'ingiuria al danno, me le faccio spedire con la pregiatissima confezione regalo (a plEure 3.99 cadauna, mica cazzi!), con tanto di biglietto di auguri.
Venerdì scorso le consegno alle destinatarie quando mi accorgo che questi peracottari hanno sì confezionato i cadeaux con tanto di bigliettino allegato solo che nel biglietto, anziché gli auguri, c'era stampato un codice a barre, come quelle della gabbia da cui sono scappati!

Come potete vedere dalla ricca iconografia in allegato, ecco come hanno inviato i messaggi di auguri che avevo scritto, stampati dietro la bolla di spedizione degli ordini!Questo, a casa mia, si chiama lavorare col culo e dal momento che l'ordine non l'ho fatto ieri, in preda al marasma natalizia, bensì un mese fa, non c'è davvero supercazzola che tenga, per tanta incuria e cialtroneria.

domenica 19 maggio 2024

A Bezos, che è 'sta porcata?

 Pregunta tutt'altro che peregrina, alla luce dell'ultima, sfolgorante, presa per i fondelli da parte della (dis)pregiatissima piattaforma Prime Video di Amazon, proprio quella che è partita con un canone annuo di 10 pl€ure salvo lievitare come la pizza, in poco meno di un lustro, a quasi 60 (pardon: 4,99 pl€ure/mese e sei un fratello!) ma che, anziché migliorare l'offerta a fronte dei nuovi esborsi, ha introdotto queste merDavigliose novità come la pubblicità prima, durante e dopo gli spettacoli ma soprattutto tutta una serie di proposte surrettizie e regolarmente a pagamento, come se il balzello già versato non fosse sufficiente.

La cosa peggiore è che questo stato di cose si applica non solo e non tanto alle novità assolute bensì a buona parte del catalogo, che comprende film e serie d'antan, alcuni dei quali sarebbero pure public domain, visto che è roba degli anni 60-80 e invece, pure lì, come tutti i bravi spacciatori (e sciacalli) prima ti ci fanno fare la bocca, poi, quando decidi di cliccarci sopra, la sòla: vuoi vedere? PAGA e pure salato, considerato che è per una singola visione mordi e fuggi!

Quest'ultima porcata però, mi ha mandato letteralmente fuori dai gangheri. Come potete vedere su in alto, ricevo nella mia posta una mail con l'annuncio della disponibilità su Prime dell'ultimo, sfolgorante successo (sto celiando, ovviamente) della premiata accoppiata del momento: Timothée Chalamet - alias "l'uomo triglia" perché è questo che mi ricorda - e la paladina del WOKE, Zendaya, tanto osannata dai media, quanto mi sta prepotentemente sugli zebedei.

Sinceramente, già il parte uno di questa nuova versione cinematografica mi aveva fatto storcere il naso per alcune delle... licenze che si è presa la produzione rispetto all'opera originale di Frank Herbert ma almeno se poteva vede', come si dice dalle mie parti, per alcune delle soluzioni visive e tecniche adottate e per la presenza nel cast di un paio di attori che mi garbano, come Josh Brolin, Jason Momoa e il truzzissimo Dave Bautista, al che, quando ho recepito codesta, irrinunciabile proposta, considerato pure che il palinsesto TV non offriva una ceppa di una mazza di interessante, mi sono detto: non sarà la fine del mondo, è pure un po' troppo lungo (quasi tre ore) ma tanto non ho niente di meglio da fare, sicché...

...sicché ho premuto l'ameno pulsante che vedete qui accanto, pensando di essere trasferito direttamente alla pagine del "prodotto" pronto per la fruizione e invece...

 Questo è quello che mi sono ritrovato davanti: 14 (leggonsi: QUATTORDICI) pl€ure - anziché 20, bada bene - per acquistare il film in streaming!?

'STIGATES!

Cioè, per prima cosa, chi cazzo te l'ha chiesto? Non voglio dire, ma se mi proponi qualcosa direttamente nella mia mail, mi aspetto che si tratti di qualcosa che posso fruire gratis et amor dei, non l'ennesima proposta commerciale a pagamento.
Se lo volevo acquistare, me lo prendevo direttamente in DVD o BD e senza bisogno che me lo proponessi.
Secondo: se chiedi 20 pl€ure - pardon: 14 - per la versione digitale, quanto cacchio pretendi per quella fisica/hardcopy?

20 pl€ure.

17, se lo vuoi in DVD.

Alla faccia del cazzo e scusate il francesismo...

Il che, tradotto in soldoni, vuol dire che l'anno prossimo si troveranno al 99% in fascia budget a meno di 10 pl€ure a copia, ergo, che - visto l'inusitato successo di questo secondo film rispetto al primo - fra un paio d'anni al massimo ce lo ritroveremo sparato sulla TV generalista dove forse lo vedrò.

...ed è un grosso forse, dipenderà tutto dal fatto se nel frattempo avrò smaltito l'incazzatura oppure no.

sabato 9 marzo 2024

Alla faccia della resilienza

 Resiliènza: Nella tecnologia dei materiali, la resistenza alla rottura per sollecitazione dinamica, determinata con apposita prova d'urto (Vocabolario Treccani)

Nello specifico: l'incredibile pervicacia nel voler continuare a funzionare a tutti i costi nonostante tutti i tentativi fatti - nel corso degli ultimi 15 anni - per distruggerla da parte del nipotame infame e delle belve luciferine e furibonde che mi girano per casa.

Questo post vuole essere un'ode alle cose fatte bene, costruite per durare e che non costavano uno sproposito, come accade oggi per tutta la morchia che va in giro, che potevi tranquillamente acquistare nell'emporio Han sotto casa.

Come potete vedere, si tratta di una "lanterna" a scomparsa, stile campeggio, un parallelepipedo 8x8x14 centimetri, dotato di un minuscolo pannello fotovoltaico per ricaricare la batteria interna.

Di più: questo ammennicolo è dotato anche di alloggiamento per le batterie di emergenza (3x AA) per continuare ad utilizzarla anche in caso di esaurimento dell'accumulatore, nonché di una porta per la ricarica veloce - direttamente a corrente - e di una USB per potervi collegare un citofonino o altro moderno orpello moderno e ricaricarlo, utilizzando la lanterna come se fosse un power bank.

L'ho acquistata quasi tre lustri fa, in un periodo di continue interruzioni della corrente elettrica, per evitare di consumare quantitativi inusitati di (costose) pile per torce e lampadine varie, il classico acquisto visto, cotto e mangiato, durante una delle mie - allora periodiche - escursioni in quelle specie di bazar che erano (e sono, anche se oggi hanno in gran parte derazzato) i primi negozi cinesi del quartiere.

Pagata, se non ricordo male, meno di 10 pl€ure (un cifrone per l'epoca!) ha sempre reso un servizio eccellente anche se, come fin troppo spesso accade, una volta acquisita la soluzione, il problema si risolse motu proprio e quindi ho avuto ben poche occasioni per usarla.

In compenso, come dicevo prima, è stata più e più volte oggetto delle intemperanze da parte dei nocivi che infestano la Fortezza della Solitudine e nel corso degli anni ne ha passate di tutti i colori: s'è persa uno dei sostegni, lo chassis è crepato in più punti (proprio stamane ho trovato un'altra lesione, per questo l'ho testata per vedere se funzionava ancora) ma nonostante tutto, si rifiuta di cedere e continua imperterritamente a funzionare!

Non per fare l'umarell nostalgico ma davvero di roba così non ne fanno più - soprattutto, non a quel prezzo - tant'è che questa tipologia di prodotto è letteralmente sparita dagli scaffali e anche online, sostituita da tanta altra morchia made in Han Empire che però a questo resiliente pezzo di plastica, fili e integrati, gli spiccia letteralmente casa e che - se tutto va bene - oltre a costare due o tre volte tanto, dura puntualmente da Natale a Santo Stefano.


venerdì 2 febbraio 2024

Alla faccia di Bezos!

Quel che vedete a corredo di questo post è l'ameno sacchetto (definirlo 'pacchetto' sarebbe decisamente troppo) che ho ricevuto un paio di giorni fa ed il suo contenuto, l'ultimo, incauto acquisto del sottoscritto, effettuato come prova sul famoso (o famigerato, fate vobis) TEMU la novella piattaforma di e-commerce - rigorosamente Made in Han Empire - che si propone come concorrente/contraltare alle ben più famose Amazon e AliExpress.



Diciamo subito che, rispetto alla piattaforma di Bezos, dove impera il banditismo più becero dal 2020 a questa parte, questa Temu vince non facile, deppiù. Non posso esprimermi invece per AliExpress perché non l'ho mai usata, anche se persone degne di fiducia affermano che sia molto, ma molto più conveniente rispetto al colosso a stAlle e strisce e con una qualità dei prodotti perfettamente assimilabile.

Quest'ultima affermazione, ad onor del vero, mi fa tremare i polsi, perché è più di un lustro che su Amazon vendono per un buon 85% (ma la percentuale è in costante crescita) principalmente due tipologie di prodotti: morchia manciu e morchia costosa manciu ma sempre morchia è ed anche quando è (relativamente) economica, costa sempre troppo per la qualità generale del prodotto.

Quando poi si passa al settore ludico o meglio: agli accessori di gioco, come dadi, borselli, piattaforme ed ammennicoli vari, si assiste a veri e propri atti di sciacallaggio, con roba sub-standard spacciata a prezzi da antiquariato Ming quando non si tratta di vere e proprie truffe, di cui, tra l'altro, vi ho resi più volte edotti nel corso degli anni.

Ora, Temu è un portale cinese ed il 99,9% della merce ivi smerciata è cinese, su questo non c'è dubbio, tant'è che viene tutto spedito da un magazzino sito in quel di Hong Kong ma almeno i prezzi sono veramente stracciati, praticamente da 1/3 a 1/5 di quelli praticati per la stessa, identica tipologia di merce sulla piattaforma di Bezos.

In più, c'è anche la spedizione gratuita con un limite di spesa minimo anch'esso abbastanza risibile, specialmente rispetto a quanto applicato normalmente dai siti italici. Bastano 15 pl€ure di merce per vedersela recapitare a casa gratuitamente, un bonus non da poco!

In realtà c'è anche una modalità... espressa, a pagamento, per chi dovesse avere particolarmente fretta ad un prezzo tutto sommato più che abbordabile (€ 6,90) ma dal momento che io non avevo alcuna fretta, mi sono disposto in fiduciosa attesa, ripagata, tra l'altro, da una spedizione piuttosto celere, visto che in meno di una decina di giorni avevo tutto qui!

Tornando a bomba, ho acquistato, come potete evincere dalle fotografie allegate, una serie di tipiche frocerie da giochinomane, ho pagato per tutto l'ambaradam una ventina di euro scarsa ma quel che è stato veramente sorprendente è stato constatare come - alla faccia dei tanti detrattori e pennivendoli (immagino tutti con assai vestiti interessi ovvero Cicero pro domo patroni) - la qualità generale ed il grado di rifinitura di tutti gli articoli fosse invece più che buono.

Tra l'altro, altra cosa assolutamente da non sottovalutare, tutti gli articoli rispondono pedissequamente a quanto visto/letto sulle pagine prodotto del sito, una più che benvenuta novità, rispetto alle incommensurabili sòle prese in passato sulla blasonata piattaforma 'merrikana (e tutte, puntualmente, rispedite al mittente se affatto possibile).

Certo, resta da verificare la durata nel tempo di questi ameni ammennicoli e soprattutto se e quando avrò modo di usarli ma intanto i primi test che ho effettuato hanno dato tutti esito positivo.

Per questa prima volta mi è andata di lusso ma solo le esperienze successive - se riuscite come questa - potranno stabilire veramente se noi ludomaniaci abbiamo trovato la Mecca oppure no ma per il presente posso dire che questo Temu è una validissima alternativa alla pletora di siti e portali per giocatori che questa roba invece la spacciano a prezzo d'oro.

giovedì 1 febbraio 2024

Il Tempo è galantuomo...

 ...e la vendetta è dolce! 

Ne è valsa la pena di aspettare, per poter assistere a questo ennesimo merdone planetario da parte di questo infame bulletto e dei suoi sodali.

Ora spero che si faccia un passo ulteriore, che il ducetto di Menlo Park venga finalmente colpito lì dove gli fa veramente male (il portafoglio, se non si fosse capito) per tutti i danni che ha fatto e tutte le vite che ha rovinato e che con il suo stramaledetto pollicione - sì, ma formato statua della libertà (limitata e condizionata) - ci si possa impalare!

mercoledì 24 gennaio 2024

Questo sta fuori come un balcone...

Credo sia ormai ampiamente acclarato che lo Sceriffo di Robbyngham, oltre ad avere due neuroni due che cercano disperatamente di collidere nel vuoto pneumatico che ha in mezzo alle orecchie, non faccia altro che cercare di copiare spudoratamente quel che altri fanno nei loro piccoli feudi (Milano e Bologna docent) ma adesso ha davvero passato il segno, ovviamente sulla scia dei suoi famigerati predecessori - Walter 'Panem et Circenses' Veltroni e IgnaVo 'pedalino' Marino - cioè coloro che hanno de facto massacrato la viabilità, già di per sé oberata, della Capitale a favore di non si sa chi o cosa.

Per quanti hanno la memoria corta, il buon Walter (sì, arrosto con le patate) portò a compimento lo scempio già avviato da Francesco 'er piacione' Rutelli e la sua anima nera - Walter Tocci - massacrando la viabilità, specialmente nel quadrante orientale, mentre l'infame IgnaVo Marino ridusse il centro ad un girone dantesco istituendo, per l'appunto, i 30 orari in un'area dove il traffico era già aggravato e congestionato di suo per l'adozione delle - fottute ed inutili - corsie (protette, tra l'altro, con paracarri di cemento!) per i mezzi pubblici ed un primo, obbrobrioso abbozzo di ciclabile, tanto cara al sindaco gretino ante litteram, che però girava puntualmente in bici, sì, ma con tutto il codazzo al seguito - scorta in primis - auto e moto trasportato.

Questi due improvvidi interventi furono già allora la dimostrazione lampante che certe cose non si possono fare, specie in una città tanto grande e tanto frenetica come la Capitale ma si sa che da sempre l'obbiettivo (mai pubblicamente dichiarato) dei dorogiye tovarischchi de noantri è quello di impedire - sì, ma solo agli altri - l'uso dell'aborrito mezzo privato, anziché rendere veramente fruibile e soprattutto scorrevole il traffico cittadino.

Ora, come ci rende edotti Il Tempo, questo pasdaran del gretinismo di facciata più becero e deteriore se ne esce con quest'altra perla, ovviamente mutuata dalla iniziativa del suo omologo bolognese - Matteo Lepore (che però di leporino ha ben poco, non so se mi si piega) - che già sta alzando un polverone della madonna ed obliando un piccolissimo, insignificante dettaglio: che Bologna è grande quanto un quartiere di Roma e se pure procedi a 30 all'ora, forse la città l'attraversi da una parte all'altra in tempi non biblici. 

Prova a farla a Roma, una cosa del genere e vediamo poi quanto ci metti ad attraversare la città da, diciamo, Old Greenmount ai ridenti Aniene's Hills, tanto per citare un percorso che conosco benissimo per i miei trascorsi lavorativi.

Prima della 'cura Tocci/Veltroni' ci volevano dai 45 minuti all'ora e un quarto - a seconda degli orari e dei giorni - per farlo; oggi ci vogliono in media da una alle due ore abbondanti, se e quando ti dice culo!

Tra l'altro, questo emerito obnubilato dalla spesa facile - tanto mica paga lui - non ha considerato che non c'è nulla di più inquinante di un motore che gira a vuoto e che trascorre ore sulla strada per arrivare dal punto A al punto B, alla faccia del gretino, appunto!

Ma che bel parterre di leccaculo...

 ...che sto vedendo in questo momento al TG, l'evento: l'incoronazione di El Donaldo quale divo supremo degli Stati (dis)Uniti d...