Tomasz Chojnowski, non so chi tu sia, ma ti ringrazio dal profondo del cuore.
Sì, ti ringrazio non solo per lo splendido lavoro che hai fatto come tipografo ma soprattutto per avermi evitato l'ennesimo salasso a tutto ed unico vantaggio di quell'infame vampirla del dvce Conte Drakulia e della sua masnada di sanguisughe dell'Agenzia delle Dogane, che in nome e per conto dello scellerato €uroReich ci stanno sgrassando ad ogni piè sospinto in nome dell'embargo non dichiarato contro la vile Albione, rea di aver opposto il Gran Rifiuto alla "unione europea" a guida alemanna.
Ma queste sono (o dovrebbero essere) cose ormai più che risapute, quindi procediamo oltre.
Se ben ricordate, qualche settimana fa, ebbi a dolermi per il fatto che gli ameni libri che avevo ordinato sul portale di Print On Demand Lulu.com sarebbero stati stampati (e quindi spediti) dal Regno (dis)Unito e conseguentemente sarebbero stati consegnati al sottoscritto dalla solita lappola con la divisa della SDA oberati di dazi e balzelli (regolarmente non dovuti, visto che il materiale è tassato ab origine).
Come potete invece vedere dalla fotografia qui allegata, il summenzionato signor Chojnowski ha brillantemente ovviato al problema, compilando la famigerata bolla dogANALE con un valore talmente irrisorio da rientrare per forza nella franchigia doganale che nell'ultimo anno e mezzo è stata fin troppo abusata e violata pur di far cassa.D'altronde, con un nome come il suo - che denota origini non britoni, deppiù, vero - non posso non pensare che il nostro sappia benissimo come si comportano gli scherani dell'€urogang nei confronti di chiunque non faccia parte della compagine di asserviti a Francoforte e abbia reagito di conseguenza per rintuzzare gli intenti predatori del commissario liquidatore di Bruxelles che attualmente regna con fare dirigista nel Belpaese.
Credo sia inutile dire che costui e l'organizzazione per cui lavora, a differenza di quegli emeriti deficienti a stAlle e strisce di DriveThruRPG, si sono guadagnati la mia stima in sempiterno, nonché un cliente che tornerà sicuramente a servirsi da loro.
Qual è la morale di tutta questa storia?Che quel che chiedo sempre ai miei contatti, quando acquisto qualcosa all'estero, non è nulla di astruso o trascendentale, che si può tranquillamente fare, tanto più che dichiarare in bolla ogni singolo centesimo non porta alcun vantaggio al mittente (e io ne so qualcosa, che col cazzo che mi hanno mai rimborsato qualcosa quando mi hanno fatto i danni/se so' persi la roba in giro e questo nonostante paghi regolarmente l'assicurazione) ma in compenso condanna il destinatario a prendere mazzate sulle gengive come se non ci fosse un domani.
È evidente che qualcuno c'è arrivato; gli altri - vai a capire perché - fanno evidentemente tutti parte della categoria di coloro ai quali in coolo je c'entra, in testa NO!
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