...la vendita di materiale avariato ergo di quelli che potrebbero essere definiti al meglio fondi di magazzino spacciandoli come vantaggioserrime offerte e sperando che l'utOntO non solo ci caschi, ma che se le tenga pure in virtù del prezzo scontato pagato.
Non è infatti la prima volta che mi capita di acquistare materiale, per lo più cartaceo, che improvvisamente viene svenduto sul sito, salvo poi ricevere una copia che definire Ecce Homo sarebbe un eufemismo.
Certo, qualche (rara) volta, l'occasione c'è davvero, magari di tratta di poche copie rimaste ad occupar spazio in magazzino che, pur di liberarsene, vengono vendute con un forte sconto ma, nella mia recente esperienza (12 mesi, più o meno) il più delle volte questo non è il caso e quello che ti viene venduto come nuovo è in condizioni tali da non poter essere immesso sul mercato come tale.
Che poi, dico: ma visto che la compagnia ha un apposito dipartimento che si occupa di rimettere in commercio resi ed usati ricondizionati - i famigerati Amazon's Warehouse Deals - ci vuole poi tanto, anziché tentare di prendere per il culo i clienti, rimettere in vendita lì queste copie fallate, debitamente scontate (ovvio) ma riportando chiaramente che si tratta di materiale in buone/ottime condizioni e quindi non in condizioni pristine?
Sarebbe come minimo più onesto ma soprattutto, visto che l'acquirente è stato avvisato, se uno decide di acquistare il prodotto sa benissimo che non gli arriverà nuovo di pacca ma con qualche difettuccio, magari solo cosmetico, che non influisce sulla fruibilità dello stesso.
Invece, ordinare un prodotto come nuovo e vederselo recapitare bello usurato non credo proprio che renda il cliente soddisfatto, tutt'altro. Almeno per quanto mi riguarda, è una cosa che mi urta ferocemente il cazzo, sicché i resi poi si sprecano.
Quest'ultimo caso in oggetto non fa eccezione: libro venduto con un discreto sconto come ultima copia disponibile, acquistato al volo sabato scorso e recapitato stamane. Le condizioni potete vederle da voi.
Certo, non è nulla di trascendentale e se me lo avessero venduto come usato non avrei avuto nulla da ridire.
Ma dal momento che me l'hanno venduto come nuovo, allora no, perché in quel caso pretendo che sia nuovo e intonso, non ammaccato e con la copertina increspata.
Sicché, anche questo riprenderà quanto prima la via del ritorno al mittente.
Tra l'altro, c'è un'altra cosa che mi manda letteralmente in bestia ed è la voce, tra quelle disponibili quando fai il reso, del cambio merce con una copia dello stesso articolo.
Come fai, mi domando e chiedo, esimia testa di minchia, ad effettuarmi il cambio merce se quella che ho tra le mani è l'ultima copia disponibile a magazzino?
Aspettiamo fino a quando, se e forse ne arriva un altro carico o più prosaicamente mi rispedisci la stessa, identica copia, sperando che diventi improvvisamente cieco e stupido e non me ne renda conto?
O forse devo dedurre che in realtà i rimpiazzi ce li hai già disponibili e tutta questa manfrina è stata per l'appunto l'ennesima trovata per fare l'utOntO becco e contento e liberarti della morchia?
Ai posteri, come sempre, l'ardua sentenza.
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