è quella che sto ascoltando in questi giorni, ogni qual volta provo a vedere un qualsivoglia TG della TV di Regime (praticamente tutti, nessuno escluso).
Il riferimento è ovviamente all'attuale crisi afghana quella messa in moto nel 1989 con l'invasione dei dorogiye tovarishchi sovietici e proseguita, dopo la fuga ignominiosa di questi ultimi da Kabul, con l'occupazione degli all american boys (e dei fessi che, per convenienza o presunta convinzione gli sono andati dietro, tipo, uno a caso, gli italiani) a seguito della War on TerroN™ dichiarata dal figlio scemo del petroliere texano filo-arabo, che ci ha impelagati in uno stillicidio che ci è costato lacrime, sudore e sangue (oltre ad una carovanata di soldi del contribuente per mantenere i nostri mercenari in una missione più dannosa che inutile) negli ultimi 20 anni.
Oggi il risultato di questa mirabolante impresa è sotto gli occhi di tutti: una fuga inverecondada un teatro nel quale non saremmo mai dovuti entrare (e lo dico "solamente" dal 2001, quando sentii in ufficio il delirante discorso di Giorgino Boscaglia a TV mondiali riunite dove annunciava, anziché il bombardamento nucleare di Gedda e Riad e l'occupazione manu militari del Cairo e di Amman, l'invasione appunto dell'Afghanistan) e tanta, troppa, stucchevole prosopopea sul salvataggio dei "profughi" afghani (in realtà l'evacuazione di tutti i collaborazionisti e dei rinnegati che hanno brigato con gli invasori) avvenuto in condizioni difficilissime e che tanto hanno meritato il plauso dell'attuale esecutivo di abusivi che abbiamo oggi ed esemplificato dalle deliranti dichiarazioni in TV del generale di corpo d'armata Luciano Portolano, il comandante del comando operativo di vertice interforze (qualunque cosa voglia dire e sì, l'ho scritto appositamente in minuscolo) che ha fatto il punto dell'operazione Aquila Omnia (...) con la quale, in "soli" quattordici giorni sono stati evacuate da Kabul la mirabolante cifra di 5011 persone compresi 4890 afghani.
"Abbiamo fatto il massimo" ha dichiarato il tacchino gallonato.
No, non mi pare proprio, perché se trasportare con un ponte aereo una media di ±360 persone al giorno è dare il massimo per le FF.AA. italiote, vuol dire che stiamo davvero messi non male, deppiù!
Ma è ormai acclarato che la verità fa male, che in questo paese è dal 2019 che si va avanti a frottole e inganni e che la propaganda di Regime regna sovrana, quindi godiamoci l'ennesimo, stucchevole ed inverecondo spettacolo orchestrato ad hoc per fare vedere quanto siamo belli, bravi e buoni e mi raccomando, eh: adesso disquisiamo coi talebani - come vogliono Giggino e il Conte di Montetristo - e dirottiamo le vagonate di soldi dell'erario finora sperperati per pagare i nostri mercenari in aiuti umanitari per l'Afghanistan (altra brillante idea del Di Maio nazioAnale).
Ma sì, dai: rimpinguiamo ulteriormente i sedicenti studenti coranici de 'staceppa e alleviamone un'altra generazione, quando l'unica cosa sensata da fare, dopo una simile debacle e vista l'accoglienza trionfale che gli hanno riservato proprio tutti quegli afghani che - fino all'altro ieri - vestivano la divisa della polizia e dell'esercito ovvero tutti quelli che hanno allegramente mangiato alla greppia dell'Occidente infedele in questi ultimi 20 anni, sarebbe isolare il paese fisicamente dal resto dell'universomondo, innalzandogli intorno un muro alto alto alto fino al soffitto circondato da un fossato profondo profondo profondo fino in terra, come chiosavano 25 e passa anni fa Francesco Paolantoni e Giobbe Covatta nei loro sketch a TeleMeno e aspettare che la natura faccia il suo corso e risolva finalmente e definitivamente il problema.
E invece NO, continuiamo a farci del male da soli, che va benissimo così!
Mi viene il voltastomaco, anzi: mi è già venuto!
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