sabato 30 maggio 2020

Riflessioni in un brumoso mattino autunnale...

...perché tale pare la mattinata odierna, alla faccia della tanto decantata riapertura delle spiagge.
Ho armai acclarato, con un certo qual disappunto, di aver perso il mio tocco per quanto concerne la moderna elettronica di consumo; infatti, dai fasti degli inizi del secolo presente – cioè il radioso periodo che va dalla dismissione di Windows 98 all’introduzione di Win7 – quando ero il punto di riferimento per clienti ed amici e spendevo un botto di soldi per mantenermi aggiornato sullo stato dell’arte (pure troppi e cara l’ho pagata!) avevo casa piena di ameni ammennicoli hi-tech (definiti altrimenti periferiche esotiche da qualcuno di mia conoscenza) e non facevo altro che sperimentare, testare, proporre e (in buona parte dei casi) rivendere e/o ripiazzare questa roba.

Poi, all'improvviso, è scoppiata la mania per i (costosi) giocattoli tecnologici che tanto vanno per la maggiore oggidì: netbook, tablet, intelligofonini e quant’altro.
Non avevo più un lavoro, non avevo più un soldo in tasca nemmeno per far piangere un cieco, quindi non potevo certo star dietro a codeste improvvide novità (per tacer del fatto che le trovavo - e le trovo tuttora - in massima parte risibili e affatto utili); la mia clientela si era intanto convertita ai nuovi strumenti e di colpo ho perso anche quest’ultima fonte di reddito, per quanto piccola e sporadica fosse.

Quindi, oltre ad essermi ritrovato di colpo relegato al rango di dinosauro, ho sviluppato un carisma del tutto nuovo: quello di azzeccare sempre l’acquisto sbagliato, quando si parla di codesti ameni orpelli.
Che si tratti di notebook, stampanti multifunzione, tablet o citofonini, non ne ho più azzeccata una, manco per sbaglio: becco sempre il modello dal funzionamento erratico o caratteriale, roba talmente problematica che perfino nella comunità degli sviluppatori indipendenti più hardcore non ce n’è uno che si prenda la briga, fosse anche solo per disfida sportiva, di scrivere una “mod” o una “eprom” per ovviare alle bizze di codesti ammennicoli.

Perché passare da beta-tester a prendere a testate il muro, è un attimo

mercoledì 27 maggio 2020

È giunto il momento di una pausa di riflessione... sì, ETERNA!

Sinceramente, il silenzio assordante in quest'epoca di carcerazione domiciliare collettiva, da parte delle cupeidi acefale in scatola, tanto attente alle derive faSiste - ma solo quando si tratta di un certo qual Kapitan leghista - mi era sembrato un po' strano, visto che la svolta autoritaria adesso esiste de facto, anche se l'uomo solo al comando non è Salveeny ma mi è giunto in soccorso questo articolo del dispregiaterrimo Secolo d'Italia per far luce sull'improvvisa moria del pescato in salsa pidiota.

La frase che però mi sembra più significativa, in quanto ben riassume il succo della questione è la seguente: (...) un movimento che annaspa, che ha perso ormai visibilità e dove l’approdo della scissione è dietro l’angolo.

Quindi, altro che pausini di riflessione ed altre minchiate, l'unica, vera ragione per la precoce eutanasia di questo "nuovo" MoViMento è semplicemente che, causa dell'improvvida apparizione della pandemia da COVID e l'instaurazione de facto del tanto auspicato Regime Peppista, ormai non ha più alcuna ragion d'essere, tanto più che il suo Deus Ex Machina (Il Mortadella) ha serenamente, pacatamente decretato che l'attuale esecutivo neoplatonico penta-demento-stAllato a guida Peppista gli sta più che bene per i prossimi 200 anni o poco più.

Ergo: Santori e la sua claque di (in)utili idioti hanno brillantemente assolto la loro parte in commedia e quindi possono, anzi: devono farsi da parte per lasciare il posto a chi è migliore di loro, la nomenklatura del partito che proprio Prodi ha tenuto a battesimo e poco importa che il Paese abbia ormai raggiunto l'orizzonte degli eventi, dopodiché l'abisso senza ritorno della decrescita (in)felice a 5 StAlle ci aspetta.

L'unica cosa che so è che anche grazie a questa massa di stupidi pesci acefali, chiunque, nel futuro più o meno prossimo, ascenderà ai scranni del poDere, si troverà a regnare sulla devastazione post-apocalittica nota un tempo come "Italia" a meno che, ovviamente, non si concretizzi anche la Fase 2 del Grande Progetto a 5 StAlle che fu del visionario Casa(ta)leggio, con l'Anschluss all'Impero Han come 23ima provincia (assai semi)autonoma in stile Hong Kong.

Ipotesi, tra l'altro, che con l'attuale stato di cose e le prospettive della morte economica all'orizzonte, comincia a divenire piuttosto appetibile, tanto in dittatura ci siamo già ma almeno così non creperemo di fame!

martedì 26 maggio 2020

Per la serie: facciamoci del male di prima mattina...

...ho appena finito di esaminare le irrinunciabili proposte editoriali in uscita il prossimo mese, puntualmente recapitatemi nella mia casella di posta elettronica.

Se questo è lo stato dell'arte dell'editoria a fumetti italica, posso dire senza timore di smentita che siamo allegramente fottuti ed è meglio se cambiamo forma di intrattenimento, perché le proposte sono ormai tutte regolarmente suddivise in due categorie: laMMerda e laMMerda costosa, che anche nei rari casi in cui merda non è, ha prezzi talmente inavvicinabili da essere diventata uno status symbol anziché uno svago.

Pazienza.
Ce ne faremo una cazzo di ragione e smetteremo di sperperare soldi che tra l'altro non abbiamo.

In seconda battuta, posso affermare, alla luce delle mie ultime, recenti esperienze, che Amazon is the new laMMerda, quella vera.
Perfettamente in linea con l'andazzo dell'attuale regime peppista, non si accettano dissenso o critiche sul loro operato o sui prodotti che vendono, soprattutto quando appartengono alle categorie summenzionate: laMMerda e laMMerda costosa e per di più rigorosamente Made in P.R.C.

Posso affermare con una certa qual cognizione di causa che, una volta passata la buriana, l'annoso problema, tanto caro all'italica nomenclatura e alle lobby che la sostengono, sulla sleale concorrenza operata dai (cosiddetti) giganti del web, per quanto riguarda il commercio al dettaglio, si risolverà brillantemente da sola, perché se questi continuano così, sarà giocoforza tornare a servirsi nei punti vendita "tradizioAnali", quelli su strada, insomma, dove ti rapinano lo stesso ma almeno hai la possibilità di toccare con mano la merce, ergo di mandarli a'fanculo di persona e per via espressa quando cagano fuori dal vaso e - alle brutte, specie se ti va di perdere un po' di tempo - rimetterli al loro giusto posto chiamando le guardie, cosa che non puoi fare con gli anonimi scherani di Bezos.

Ed ora via che si va, verso il Sol dell'Avvenire della Decrescita sempre più Infelice che fu di Casa(ta)leggio padre!

domenica 24 maggio 2020

La Nuova Frontiera dello schiavismo (apparentemente) legalizzato.

Sono settimane che trovo la mia casella di posta regolarmente intasata di proposte (indecenti) di lavoro - come sempre da che mi sono iscritto, eoni fa, alle millemila niùsletters delle (sedicenti) società di ricerca di lavoro onlàin - ma mai come in questo periodo di Dittatura Peppista ho visto raggiungere vette così elevate di becera paraculaggine in nome del peracottaresimo più deteriore.

La nouvelle frontiere della donazione di lavoro (e non di stipendio, come uso dire di solito, perché in questo caso qui di sicuro c'è solo il lavoro) è lo smartùorkin' applicato alla rottura di coglioni telefonica, praticamente ti offrono di buttare alle ortiche la tua già miserevole esistenza, andando a tediare l'esistenza altrui con profferte mai sollecitate per servizi mai richiesti, direttamente da casa tua!

Ammazza che ideona! Praticamente TU ci metti le proverbiali lacrime, sudore e sangue nonché l'attrezzatura e la linea telefonica/connessione dati (che notoriamente sappiamo tutti essere un servizio erogato gratis et amor dei) e LORO introitano due volte: la prima dai committenti, la seconda per i bonus che l'eventuale operatore dovesse procurargli qualora riesca ad intortare gli utOnti.

Ah, aspetta: però ti propongono una "Retribuzione ai massimi livelli di settore" eh, mica pizza e fichi!
A parte che non mi risulta che nessuno sia diventato l'emulo di Briatore lavorando in un call center, anche quando è assunto a tempo indeterminato e non lavora praticamente a cottimo bensì a retribuzione fissa, mi piacerebbe sapere a quanto ammonta codesta "retribuzione" tenuto conto del fatto - lo dicevo poc'anzi - che chi sta sulle spese sei TU visto che il generoserrimo donatore di stipendio non ti mette a disposizione una beata minchia per portare a casa il lavoro, se non la prospettiva, tutt'altro che desiderata o auspicabile, di ulteriori rotture di coglioni direttamente a domicilio (ancorché, immagino, per via telematica), magari al di fuori dell'orario "di servizio" per la "Formazione e supporto costante"... praticamente una minaccia!

Per chi fosse eventualmente interessato a saperne di più (se li conosci, li eviti, se li conosci, non dico che non ti uccidono ma almeno non ti tediano l'esistenza), i promotori di questa ennesima, novella peracottata rispondono al nome di SAIPH SRLS e già questo la dice lunghissima su chi possano essere questi esponenti del caporalato telematico più deteriore: una "società" costituita sulle basi gettate e sancite dal fottuto Governo Monti, praticamente a costo zero e responsabilità assai limitate, specialmente nei confronti dei lavoratori.

Come sempre, io vi ho avvisati, voi, adesso che lo sapete, ESTOTE PARATI!

Ma che bel parterre di leccaculo...

 ...che sto vedendo in questo momento al TG, l'evento: l'incoronazione di El Donaldo quale divo supremo degli Stati (dis)Uniti d...