lunedì 15 ottobre 2018

Salvini Santo Subito!

Ho dovuto aspettare tre anni prima di poter assistere a questo spettacolo, tre anni di sofferenze, rodimenti di fegato e di culo, cominciati quando un ignoto figlio di buona madre non venne ad occupare l'appartamento che affaccia - manco a farlo apposta - davanti alle mie finestre in questo lupanare e pozzo di iniquità che è il condominio di fianco, nel più classico caso di "tanto stavamo scarsi a fetenti".

Tre anni passati a masticare amaro e a farmi sfondare le orecchie da musica sudamericana sparata a finestre aperte e a tutto volume dall'alba al tramonto e tutto - come sono poi venuto a sapere - non per particolare amore di questo... genere musicale ma perché così il coglione pensava di sfuggire alla sorveglianza elettronica cui pensava di essere sottoposto.

Già, ne aveva ben donde a sospettare di essere intercettato, visto che era un pregiudicato ai domiciliari (e già da qui la pregunta sorge spontanea: ma per stare ai domiciliari, non dovresti avere una casa tua?) ma il meglio doveva ancora venire perché non s'è mai visto qualcuno nelle sue condizioni che facesse tanta vita sociale quanto lui: un viavai continuo di gente, tutta dall'aspetto assai poco raccomandabile e poi donne, tutte regolarmente d'importazione, che facevano avanti e indietro in quell'appartamento che era diventato veramente un lupanare, se tanto mi da tanto.

E poi, ciliegina sulla torta, l'infame vecchiaccia - che non s'è mai capito chi cazzo fosse e a che titolo stesse lì dentro - che ha turbato le mie giornate e le mie serate per mesi con spettacoli inverecondi sul balcone, coram populo, come se stesse nella sua tenuta privata anziché in un palazzo di (in)civile abitazione!

E le guardie, di ogni ordine e grado, che puntualmente si affacciavano ad ogni ora del giorno e della notte; all'inizio erano "solo" i gargamella, nel cuore della notte - e anche abbastanza discreti, se non fosse per lo stramaledetto citofono di questo idiota, che si sentiva per chilometri specialmente la notte! - poi ci si sono messi anche i pulotti e i paramedici, ogni volta che in quell'appartamento succedeva qualcosa, specialmente da che vi si era insediata la compagna (?) ovviamente sudamericana di questo tizio.

Non c'era settimana che non venissero a trovarlo a causa dei continui litigi, del disturbo aggravato della quiete pubblica o - meglio ancora - per le violenze domestiche o presunte tali (e qui mi fermo perché solo per questo occorrerebbe un post a parte lungo 3 spanne), finché, un bel giorno che ho segnato in blu sul calendario, non se lo sono portato via e non s'è visto più, dopodiché - vivaddio! - è sparita pure la laida vecchiaccia con i suoi desabillé improvvidi.

Il problema però era che la tizia non solo era rimasta ma ha pensato bene di farsi dare manforte da una banda di tizi suoi pari, certi figurini davvero raccomandabili, in perfetto stile barrio di Caracas: si sono insediati lì dentro e non c'è stato più verso di smuoverli, manco con le cannonate.

Unica nota (moderatamente) positiva, improvvisamente, di lì all'inizio della stagione fredda, cessarono le... incursioni sonore da quelle finestre, segno che qualcosa era cambiato.
Quel qualcosa l'ho scoperto quasi per caso, un anno dopo, conversando con l'amministratore del condominio che gestisce gli affari anche di quel palazzo di debosciati: si erano dovuti dare una calmata, visto che stavano sotto botta, dal momento che - intuisco - vi fosse già depositata una querela nei loro confronti per occupazione abusiva di immobile, visto che il titolare del contratto d'affitto era ospite delle patrie galere e che questa gente erano mesi che non pagava pigione e condominio.

Così abbiamo aggiunto anche l'insulto all'ingiuria: avere 'sta gentedemmerda davanti agli occhi, giorno e soprattutto notte e sapere di non poter fare nulla nonostante fossero a tutti gli effetti degli squatters, visto come procede l'italica ingiustizia quando si parla di immobili occupati e alla faccia del dettato costizioAnale che afferma che la proprietà (specialmente quella immobiliare) è inviolabile!
Sì, come no: aspetta che qualcuno ti entri in casa e poi sì che stai bello fresco.

Fino a due settimane fa, quando è avvenuta la rivoluzione.

Il 4 ottobre 2018 infatti diveniva efficace, mediante la firma del Presidente della Repubblica, il tanto vituperato Decreto Salvini su Immigrazione e Sicurezza, che prevede, tra le altre cose, lo sgombro immediato degli stabili occupati abusivamente senza passare più per la (ventennale) trafila di corsi, ricorsi, sentenze e quant'altro: basta l'ordinanza del Prefetto o la denuncia circostanziata alla Procura della Repubblica e oplà, lo squatter se ne va!

Altro che occupazioni "di necessità" e la presenza di "invalidi" e/o ccriature: se non hai titolo per starci, te ne vai dove più e meglio cazzo ti pare, fuorché in casa d'altri, come per altro sancito dalla Costituzione!

Ed è stato così che, già la settimana scorsa, ho visto una cosa che non vedevo da quasi tre anni: le finestre di quel lupanare chiuse e il silenzio che - bimbiminchia nottambuli a parte - emanava da quelle persiane.

Oggi, ad ulteriore conferma che quanto sta accadendo non è più un sogno ma - Roberto Carlino docet - una solida realtà, ho assistito alla (mai troppo) mesta dipartita della muchacha e dei suoi boys con armi e bagagli, come testimoniano le fotografie che ho scattato a corredo.

Se riuscissi anche a privarmi una buona volta anche degli invasori a stAlle e strisce che ancora infestano il panorama fuori della mia finestra, potrei quasi affermare di essere finalmente in pace col mondo.

Dal momento che tutto viene, per chi sa aspettare, conto di aver presto anche questa gioia.

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