Hanno voglia a farsi pubblicità in televisione - anche se, ad onor del vero, lì si parla sempre e solo di comprare, mai di vendere - resta il fatto che dal 2020 ad oggi, cioè da quando la società che gestisce la più nota e diffusa piattaforma online di compravendita tra privati (o almeno queste erano le intenzioni, quando fu fondata una ventina e passa di anni fa) è diventata una fottuta Gmbh a guida crucca, le cose sono precipitate ad abissi difficilmente immaginabili solo pochi anni fa.
Partiamo dal presupposto che anche prima non è che fosse un prato fiorito dove fare passeggiate di salute - cialtroni e turlupinatori imperversavano senza ritegno ed in parte la cosa continua ancora oggi anche se in maniera più limitata, solo che adesso per chi decide di vendere su eBay, a meno di pagare il pizzo ai crucchi tutti i santi mesi, è diventato un vero e proprio calvario.
La cosa peggiore è che le peggiori inculate, oggi come oggi, te le danno proprio gli utOnti €uropei, specialmente i franco-tedeschi, con una massiccia preponderanza di questi ultimi, che si fanno forti del fatto che le eventuali beghe le spiccia la filiale gotica della società e che quest'ultima di solito da ragione ai suoi connazioAnali anche - anzi: soprattutto - quando hanno torto marcio!
Ma c'è di più e di peggio: da quando le cose sono passate alla gestione diretta, si sono infiltrati con veri e propri atti di coercizione direttamente nelle tasche degli utenti e affiliati. Vuoi lavorare su eBay? Ecco, bravo, intanto dacci le tue coordinate bancarie e dacci praticamente una delega in bianco per operare sul tuo c/c altrimenti ti attacchi al cazzo e stringi forte!
Vi sembra una forzatura questa? Bhé, non è niente, rispetto alle novità introdotte quest'anno, come quella delle "soluzioni" per qualunque controversia fornite direttamente dalla piattaforma ed ovviamente sempre e comunque a danno del venditore. Volevano fare il verso ad Amazon e ci sono riusciti, acquisendone però solo gli aspetti più deleteri (parlo sempre dal lato vendita), solo che mentre Bezos ha lasciato negli ultimi due anni la briglia sempre più sciolta per i venditori terzi - da qui il grado di insoddisfazione sempre più alto da parte di chi prende puntualmente le sòle e non può più rivalersi se non rimettendoci di tasca propria - eBay per contro ha optato per la soluzione: qualunque cosa succeda, sono cazzi del venditore, per cui, qualunque soluzione si scelga di adottare che non sia il muro contro muro, finisce comunque per cagionarti un danno.
Il mio ultimo caso è stato vieppiù emblematico di questo stato di cose. Vendo un pezzo pregiato - quindi oltre i 100 pl€uri di controvalore - ad un crucco. Dopo una settimana questo idiota se ne esce che vuole rispedirlo al mittente con scuse a dir poco pretestuose.
Cosa fa eBay a questo punto? Apre immediatamente una controversia, nemmeno una contestazione e ti blocca l'account per cui non puoi più ricevere i tuoi soldi nel caso di vendite o altri movimenti. Dopodiché ti offre le seguenti, sfolgoranti soluzioni:
a) accetta la restituzione (anche quando hai messo per iscritto che non si accettano restituzioni perché la merce è venduta con la formula visto e piaciuto ergo As Is come dicono gli anglofoni); il tutto, ovviamente, a tue spese mentre la logica e la consuetudine vogliono che se ci ripensi come i cornuti, la spedizione al mittente la paga il compratore.
b) rimborsa il cornuto. Anche qui, se lo fai, ci rimetti tu, soldi e merce perché gli stronzi pretendono che tu rimborsi anche le spese di spedizione sostenute, che non sono guadagno, bensì oneri.
c) offri un rimborso parziale. Certo, così ci hai comunque rimesso di tasca tua e dai modo ad una nuova generazione di cialtroni e truffatori di farla franca ed anzi, reiterare la cosa.
d) mettiti a litigare col tizio, aspetta 10 giorni che questo risponda e se risponde picche, dopo due settimane, forse, con calma, deciderà sulla questione eBay (leggi: la sede tedesca, mica quella italiana del venditore) e intanto aspetta, spera e soprattutto resta con l'account bloccato.
Ora, prima di eBay Gmbh, gli utOnti potevano - anzi: dovevano - chiedere lumi su eventuali magagne e solo dopo, se l'altra parte taceva o rispondeva a cazzo, potevano aprire una contestazione. Tra l'altro, nel 99% dei casi, eBay mollava la patata bollente a PayPal che si occupava delle contestazioni in maniera decisamente imparziale - e lo dico per esperienze plurime, dirette e personali, sia come acquirente che come venditore.
Adesso eBay non gestisce lo stesso le controversie, semplicemente ti sanziona da subito e poi sta a te decidere come lo vuoi prendere in culo.
Risultato: anziché lanciarmi in una lite temeraria con uno stronzo siffatto, essendo già certo del risultato finale, proprio nel periodo dell'anno in cui si fanno i maggiori affari, stante anche il mio attuale stato di prostrazione dovuto a seri problemi di salute, per questa volta ho bevuto l'amaro calice, con tanti auguri alla merda teutone che gli vadano tutti in medicine e che l'oggetto che ha comunque in mano gli si infili accidentalmente su per il retto.
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...a quanto pare non sono l'unico e il solo ad avere problemi con la nuova gestione di eBay... Inutile dire che - anche qui - sottoscrivo parola per parola! |
Ovviamente, sto valutando opportune contromisure, tra le quali ci sono il bando degli utOnti provenienti dai paesi €uropei più fastidiosi ovvero l'abbandono a breve della piattaforma, visto che, tra le altre cose, anche dal lato acquisti non è che le cose vadano meglio, anzi: le inculate si sprecano e anche lì le opportunità di rivalersi sono ben poche, perché quando e se acquisti dai venditori professioAnali - quelli cioè a partita IVA e che pagano il pizzo a eBay tutti i mesi - avviene la stessa cosa di cui sopra ma a parti invertite: hanno sempre ragione loro e se vuoi ottenere soddisfazione, come minimo ci rimetti i soldi per rispedire al mittente la morchia che ti hanno appioppato.
Inutile dire che intanto anche questo cialtrone si è immediatamente unito alla sempre più nutrita lista nera degli utOnti che non potranno mai più avere a che fare col sottoscritto, l'unica, al momento, vera forma di tutela che uno ha ancora a disposizione.
Peccato che sia sempre dopo che ti hanno fatto danno.
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