...semplicemente approfittando della nostalgia canaglia della mia generazione, riproponendo – praticamente a costo zero – tutti quei periodici a fumetti che dal secondo dopoguerra ai primi anni ‘80 riempirono letteralmente le edicole eataliche.
È quel che sta facendo la IF Edizioni, casa editrice meneghina – appartenente alla premiata categoria dei never covered before – specializzata, nell’appunto, nella pedissequa riproposizione di tutte quelle produzioni – tascabili e bonellidi – morte, chiuse, fatte e finite decenni fa ergo, dismesse dagli editori originali o i cui diritti non sono più stati rinnovati.
Come mi sono accorto dell’esistenza di questi messeri?
Da una delle mie rarissime visite in edicola, dove mi sono trovato davanti un qualcosa spuntato letteralmente dal mio passato remoto, roba sulla quale ho campato per anni, prima di evolvere i miei gusti in fatto di narrativa disegnata, complice anche il fatto che tutta questa roba è praticamente scomparsa dalle edicole dall’oggi al domani qualcosa come 30 e passa anni fa.
Nello specifico, mi sono trovato davanti un numero della vecchia, gloriosa Super Eroica che – insieme a Guerra d’Eroi – si divideva, negli anni della mia giovinezza, le vetrine delle edicole e l’attenzione dei ragazzi (e non solo) appassionati di fumetti di guerra.
Sì, proprio quei fumetti che, altrimenti schifati come lammerda dagli editori nostrani, andavano per la maggiore, specialmente nel Regno (dis)Unito, dove c’erano cataste di editori e relative riviste, che pubblicavano questo genere di fumetti d’azione per il mercato interno e non solo.
Quello che all’epoca pochi sapevano, è che molte di queste produzioni erano in realtà realizzate da autori – specialmente disegnatori – nostrani, gente che “si è fatta le ossa” con queste pubblicazioni realizzate per il mercato estero ovvero che, grazie alle stesse, portava a casa la pagnotta in un’epoca in cui disegnare fumetti non era considerata una nobile arte ma un lavoro come tanti altri e per di più abbastanza mal pagato, a meno che, ovviamente, non si lavorasse per la major eatalica in assoluto (la Bonelli di Gian Luigi prima e Sergio poi) ovvero, per l’appunto, per gli inglesi e gli americani, che di certo non pagavano chissà che cifre, ma pagavano in dollari e/o sterline!
Questa è stata la storia di autori blasonati come Giolitti, Belardinelli ma anche Pratt (sì, proprio quello di Corto Maltese), Tacconi e tanti altri che adesso non ricordo, tanto da essere assai più conosciuti all’estero che non da noi, dove venivano apprezzati… di ritorno, cioè attraverso le pagine di quelle riviste e di quegli albi di produzione anglosassone che venivano ripubblicati in Eatalia, come per l'appunto, su Super Eroica.
Certo, c’era una differenza notevole e dirimente, tra quelle produzioni e queste che girano oggi per le nostre edicole ed è il prezzo: quella roba, nei begli anni che furo’, veniva smerciata un tanto al chilo, erano pubblicazioni veramente popolari.
Questi bei tomi, invece, ti fanno digerire un albo tascabile in brossura stampato a due vignette per pagina - cioè esattamente come nel formato "originale" tanto in voga in quegli anni - la bellezza di 6 pleure (leggonsi: sei pippi), oggi come oggi non proprio un cotillon e considerando quanto gli è venuta a costare questa… immane fatica, non possiamo che considerarlo un ingiusto profitto, ai danni di tutti quei fessacchiotti che ancora oggi provano quel certo languore ripensando agli eroi della propria giovinezza.
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