mercoledì 6 febbraio 2019

Dalla bergamasca col furgone, l'urlo del Belotti terroNizza anche l'occidentO!

Ho appena sentito questo emerito imbecille del (dis)onorevole Daniele Belotti, che a RadioConfindustria (il che è tutto dire) da bravo legaiolo bergamasco, se n'è uscito come le scoregge con la sua nuova proposta di legge liberticida e ammazza-mercato ad usum soliti bottegai, con lo scopo dichiarato di colpire "le inique piattaforme online" (leggi: Amazon) che stanno a suo dire uccidendo le librerie con la loro scontistica abnorme (?) e che propugna quindi una drastica riduzione (per non dire l’annullamento tout court) degli sconti sui libri, ovunque siano acquistati.

Ora, è vero che in Itajia hanno tutti la memoria corta ma vorrei ricordarvi che la legge ammazza-Amazon esiste già: è la (dis)pregiatissima Legge 128/2011 approvata niente meno che dal liberale govern(icchi)o Berlusconi esattamente con lo stesso intento dichiarato (salvare le librerie e l’editoria dalla tirannia di Bezos) e che invece anche i sassi sanno che è stata promulgata Cicero pro domo Mondadori, visto che fu scritta su misura per le politiche di vendita della casa editrice del biscione ma soprattutto sulla scontistica applicata nei suoi punti vendita, online e su strada ma che – come tutte le pensate dei berluscones da 25 anni a questa parte – gli si è immancabilmente ritorta contro, perché se sei un bottegaio paraculo e peracottaro, puoi agevolarti di tutte le norme ad personam (anzi: ad minchiam) di questo mondo, ma alla fine ti si ritorceranno sempre contro, quando la concorrenza che vuoi ammazzare è comunque più strutturata ed efficiente di te.

Evidentemente la lezione non è bastata, quindi adesso, con la scusa di difendere le piccole librerie, ecco che ci riprovano.
Tra l’altro, già dall’esposizione di questo bel tomo in radio, si capisce che non ha capito un beneamato cazzo di come gira il mondo, ergo che stava sparando cifre a caso, perché – e questa è tutta da ridere – l’unica catena di librerie che applica sul cartaceo (perché di questo – tecnicamente – si sta parlando) sconti al di fuori della legge è proprio quella della famiglia Berlusconi!

Amazon infatti si attiene scrupolosamente allo sconto di legge (e nemmeno sempre, tra l’altro) del 15% e solo sugli e-book pratica sconti superiori, che arrivano anche al 90% ma d’altronde, gli e-book sono (fortunatamente) fuori dalla normativa vigente, così come – secondo la stessa legge – Amazon, essendo editore di buona parte dei libri in formato digitale (e non solo) che vende, può applicare sconti superiori, a titolo promozionale, esattamente come è data facoltà di fare a tutti gli editori.

Quindi, la vera pregunta, a mio parere, è questa: perché gli altri editori non si comportano allo stesso modo ma anzi non scontano un centesimo manco a dargli fuoco?

La risposta la lascio a voialtri, perché una mia idea ce l’ho ma dal momento che non ho la verità rivelata in saccoccia la tengo per me.

Tornando a bomba, a mio modesto parere e secondo la mia modestissima esperienza, la ragione prima ed ultima sul perché le librerie chiudono non è per la sleale concorrenza del mercato online ma per tutta una serie di cause che dipendono proprio dalle librerie e da chi le gestiste; in primo luogo, perché – con le dovute, notevoli eccezioni – si comportano come beceri bottegai: non offrono alcun servizio.

Avete mai provato a restituire e/o cambiare un libro presso una “piccola” libreria?
Quanto avete dovuto litigarci per questo?
Le grandi catene – sia su strada che online – questa cosa non solo non te la fanno pesare ma la prevedono espressamente!

Secondo punto e forse più dirimente: una volta in libreria a meno che non si trattasse di libreria specializzata (e che quindi di per sé ha un mercato selezionato e specifico), trovavi di tutto e stante l’assenza di un mercato online – che ancora non esisteva – il libraio era comunque in grado di ottenere quasi sempre quello che volevi a stretto giro di posta.

Oggi, tutte le librerie hanno tutte la stessa, identica roba: morchia pubblicata dalle major dai soliti noti e sempre e solo quella!
Se vuoi qualcos’altro, alla fine, sempre al mercato a distanza ti devi rivolgere, ovvero devi – se ti fanno questo immane favore – chiedere al bottegaio di fare un ordine apposta per te.
Dal che si deduce che, se comunque quello che voglio devo ordinarlo, ma chi me lo fa fare di farmi un’altra amena passeggiata (a meno che non voglia farlo per mio piacere personale o per farmi due chiacchiere) quando ordinandolo alla casa editrice online ergo su qualunque altra piattaforma, me lo ritrovo a casa nel giro di 27/72 ore?
In realtà, spiace anche a me – e molto – che alcune librerie abbiano chiuso, perché non lo meritavano e perché non sono state ammazzate dal e-commerce ma da uno Stato rapace e presuntuoso e da grandi case editrici (Mondadori in primis) che di fatto strangolano la gente imponendo di prepotenza le condizioni di vendita e/o di mercato, ovvero dai proprietari delle mura, altrettanto se non più rapaci di case editrici e Stato, che hanno preferito lucrare sui canoni di affitto, impedendo de facto alle piccole attività commerciali (tutte le piccole attività) di campare a tutto vantaggio delle grandi catene e delle multinazioAnali che possono tranquillamente permettersi di pagare un canone triplicato quando non si comprano il locale direttamente!

Lo so che sono uno che campa di vane speranze ma voglio, per una volta, sperare che in seno al Parlamento prevalgano menti che ragionano, anziché i soliti malpanzisti obnubilati dall’astio che provano per qualunque cosa non sia sotto il loro diretto controllo, perché di puttanata (la summenzionata Legge 128/11) ne hanno già fatta, evitiamo magari di farne un’altra, perché – se non l’avessero ancora capito – con questa boiata del Belotti, pianteranno altrimenti l’ultimo chiodo sulla bara del già moribondo mercato italiota del libro, visto che – come piangono tutti dall’alba al tramonto – già qui si legge poco, figurati se togliamo pure quei due spicci di sconto che applicano oggi!

P.S. - dimenticavo un’altra castroneria sparata dal Belotti, quella sul fatto che norme ammazza-Amazon o ammazza-major esistono già anche in altri paesi, come (effigurate!) nella Gallia inFelix… sì, è moderatamente vero ma si è dimenticato, il Belotti, che nella Gallia Transalpina i libri costano non dico la metà ma molto, molto meno che da noi e che anzi, proprio in virtù di questo… favore a norma di legge, il governo ha… chiesto (diciamo così per carità di patria) di tenere bassi i prezzi della carta stampata, perché un conto è aiutare le librerie a non chiudere, altro paio di cojoni è autorizzare le case editrici a lucrare schifosamente a danno dell’utOntO finale, sicché...

Nessun commento:

Posta un commento

Ma che bel parterre di leccaculo...

 ...che sto vedendo in questo momento al TG, l'evento: l'incoronazione di El Donaldo quale divo supremo degli Stati (dis)Uniti d...