Nuova veste, stesso vecchio gattaccio...

L'avevo detto e promesso: Zuckerberg non mi avrà MAI (nel senso di mai più ovviamente) in quanto non ho mai tollerato, né intendo farlo oggi o in futuro, di essere censurato, men che meno da un fottuto bot scatenato ad arte da qualche "avente interesse" e regolato da un algoritmo, esempio lampante di cattiva applicazione di deficienza artificiale, che si basa solo sulla ricerca a campione di parole e/o lemmi "proibiti" senza vagliarne contesto e motivazione, in quanto non è in grado di farlo, perché per capire certe cose serve un uomo - e intendo un umano in carne e ossa - e anche così non è detto che capisca!

Per questa ragione, dopo l'ennesima tornata di intimidazioni, restrizioni, diktat culminati con la messa al bando (ancorché temporanea) del sottoscritto, ho preso la decisione di non postare più alcunché sulla patria di tutte le puttanate (fèisbùk, se non si fosse capito) se non annunci immediati di servizio e lasciare che sia questa pagina ad ospitare i miei pensieri, le mie elucubrazioni, anche - perché no? - le mie farneticazioni (dopotutto non è che sia più speciale degli altri, anzi!), di cui renderò edotti solo i miei amici, quelli veri, certificati e che hanno mostrato di essere degni di questa denominazione, tramite link postati su FB, questo perché - nonostante abbia blindato il profilo, onde evitare ulteriori incursioni da parte dei soliti (ig)noti - non ho più alcuna intenzione di porgere il fianco ed espormi all'insindacabile (e idiota) giudizio di una macchina, men che meno far intascare più un centesimo a Zuckerberg e ai suoi sciacalli grazie ai "mipiace" e ai pollici alzati (che gli infilerei volentieri su per il... in un occhio!).

Non aspettatevi quindi chissà quali eclatanti novità: di fatto renderò questa pagina una succursale (o un surrogato, fate vobis) del socialchenonsidevenominare dove troverete né più e né meno quello che avreste letto prima ma a distanza di rispetto (e soprattutto al riparo) dagli scherani informatici del signor Zuckerberg, che qui, grazie a dio, non se la possono comandare come nell'orticello di casa loro!