Intendo quella di dover adire l’assistenza clienti di qualsivoglia organizzazione per dover sporgere reclamo, peggio ancora quando detto reclamo può inficiare su una persona che – tecnicamente – lavora ma qui la parola da sottolineare è proprio tecnicamente.
Posso capire che uno non possa sempre rendere al meglio, così come sono arciconvinto del fatto che solo chi non fa un cazzo non sbaglia mai ma la mia comprensione (e compassione) si arresta brutalmente col freno a mano tirato quando mi rendo conto che non si tratta di un caso sporadico, bensì di una (brutta) abitudine inveterata.
Parliamo ovviamente di spedizionieri e consegne, problema già di per sé annoso ma che in questo periodo si sta facendo vieppiù sentire; nello specifico, per l’ennesima volta il postale incaricato da una certa qual multinazioAnale a stAlle e strisce appartenente ad un certo Bezos si è prodotto in un atto di menefottismo da manuale.
Già mi storce il fatto che questo bel tomo si presenti puntualmente quando il prode Ivan (il mastino da guardia del condominio) è assente ma porcaputténamaledètta se mi suoni al citofono e mi chiedi di scendere, mi aspetto, come minimo che tu stia lì, ad aspettarmi, per consegnarmi personalmente gli amati beni di cui sei latore e invece questo che fa?
Citofona, aspetta una risposta, poi molla tutto lì dove si trova (quindi fuori dal portone, in mezzo alla pubblica via) e se ne va!
Ora, che succeda una volta, magari è stato un incidente e ci può stare.
Due volte? Già marchiamo male ma è possibile che ci sia stata una sgradevole concomitanza di eventi (diciamo così per carità di patria) che ti ha impedito di fare il tuo dovere.
Dalla terza volta in poi, però, non ci sono più giustificazioni che tengano, è un dato statistico ergo lo fai scientemente!
Ed io, pazientemente, la prima volta ho lasciato correre, la seconda ho lasciato un feedback negativo, spiegando l’accaduto ma stavolta no: per sua immensa sfortuna mi ha trovato con le palle girate, ragion per cui ho alzato il telefono e chiamato chi di dovere.
Come dicevo all’inizio, odio dover arrivare a questo punto, perché poi finisce che la maggior parte delle volte chi ti risponde resta davvero imbarazzato per una colpa che non è certo la sua, però è anche vero che se non segnali questi… disguidi, questi continuano a fare come cazzo gli pare e chi ci rimette, prima o poi, sei tu, su questo non ci piove, anche perché, se molli un pacco in mezzo alla strada, non è detto che chiunque passi sia una brava persona e a far sparire la roba è un attimo.
Dal momento che questo è già successo in passato, maggior ragione per preoccuparsi seriamente di questo atteggiamento da menefottista da parte di chi – ricordiamocelo – è pagato per fare questo lavoro, a maggior ragione in quanto non credo proprio che qualcuno ce lo abbia costretto col coltello alla gola a fare il corriere/portalettere e vi posso assicurare che non è poi così facile avere un lavoro presso Poste Eataliane o uno qualunque dei più blasonati corrieri nazionali, sicché…
Posso capire che magari non è il lavoro dei tuoi sogni però comunque l’hai deciso tu di farlo, ti pagano per questo, quindi personalmente mi aspetto che tu faccia il tuo lavoro in maniera professionale e possibilmente sfilando la testa da orifizi non preposti e usando il cervello!
Adesso non mi resta che scoprire che accidenti di fine abbia fatto l’altro pacco – che risulta regolarmente consegnato da stamattina – ma di cui non ho ancora visto o sentito nulla, sperando che, anche qui, non abbiano fatto la solita, anche perché, tecnicamente, la consegna è stata controfirmata dal mastino di cui sopra.