mercoledì 23 giugno 2021

OK, adesso ma anche potete basta!

Tanto per capire di che sto
parlando...

 Per la (in)consueta rubrica: 'fancoolo al politically correct radical-chic arcobalengo del menga, vorrei sottoporre alla vostra attenzione quello che si sta rivelando una vera e propria pandemeea nell'ambito dell'italica editoria del fumetto: la vera e propria alluvione sul mercato di manga cosiddetti Yaoi ovverosia, di fumetti per rikkeeony che, nati nel paese del sol levante come doujinshi a circolazione ristretta in fiera per un pubblico di aficionados, sono arrivati sul mercato mainstream e - al pari della controparte omogaya femminile, gli Yuri - stanno letteralmente defenestrando perfino i famigerati shonen per bimbiminkya sotto steroidi.

Di per sé, non potrebbe fregarmene di meno, ma quel che è partito come un settore assolutamente di nicchia, nel giro dell'ultimo lustro ha avuto, almeno per quanto concerne il Belpaese, un'ascesa vertiginosa, di pari passo con lo sviluppo della (presunta) "ideologia" LGBT etc. etc. (ormai ho perso il conto a furia di aggiungere lettere all'acronimo).

Ora, è vero che in realtà il 90% dei fruitori di codesti ameni cafolavori a fumetti è composto da ragazzine bagnate che sbrodolano davanti a maschioni conturbanti e ragazzini androgini che fanno a incoolarella, ma resta il fatto che davvero si comincia a non poterne più, anche perché tutte le maggiori piattaforme di e-commerce si sono fatte salire i pruriti censori (alla stregua del Grande Censore di tutti i tempi: Marco Montesuccaro) nei confronti dei prodotti (cosiddetti) per adulti - anche quando in realtà non lo sono (vedi ad esempio i volumi di fotografia e/o nudo artistici) - salvo poi spiattellarci in faccia ogni 2x3 scene e/o copertine piuttosto equivoche con ragazzine e ragazzini dagli occhioni spalancati e le guanciotte arrossate - e magari la bavetta all'angolino della bocca - dalla libidine, purché la scena non sia etero.

Come forse già saprete, per me va bene tutto, purché nella giusta misura, il che vuol dire senza ostentazione coatta ad ogni piè sospinto ma ormai siamo arrivati apparentemente al punto in cui qualunque minoranza, anche la più sparuta, se la comanda e si impone sul pubblico generale ed anzi, è la maggioranza che viene brutalmente messa in disparte e considerata roba da censurare.

Fatto salvo il principio che la censura, di qualunque colore e/o credo, mi sta eminentemente sul coolo, posso me lo fate dirmelo che a maggior ragione trovo insopportabile che la cosa venga proposta a senso unico, specialmente se va regolarmente contro quello che IO ritengo consono e/o normale?


Se poi consideriamo che, per l'utOntO medio - quale io sono - non è possibile
compilare una lista di preferenze per evitare di essere tediati a morte con consigli non richiesti, men che meno se riguardano cose/merci/argomenti/persone che ci stanno sul cazzo e ci saltellano pure in punta, va da sé che la cosa sta diventando un problema, almeno per me e no, non è possibile far finta di niente, primo, perché questo atteggiamento passivo non porta mai a niente di buono; secondo perché è assai difficile ignorare qualcosa che ti viene spiattellato in faccia ogni 2 nanosecondi in quantità industriale.

Credo sia quindi giunto il momento di cominciare a farci sentire e relegare tutte queste amene iniziative propagandistiche minoritarie al loro giusto posto e, come sempre, si fotta il politically correct radical-chic fighetto del menga.

Che poi è tale sempre e solo fintanto che non riguarda personalmente i paladini dello stesso, che se per caso sono loro a sentire la punta della mentula che spinge sul pertuso, allora stranamente gli strilli sull'attentato all'integrità e alla costituzione si sprecano.

Praticamente, come dicono da sempre i genoani: son tutti ominigai col coolo degli altri.

Ma che bel parterre di leccaculo...

 ...che sto vedendo in questo momento al TG, l'evento: l'incoronazione di El Donaldo quale divo supremo degli Stati (dis)Uniti d...